Sanità sarda nel caos, Salaris: “la Corte boccia la legge Todde, ora chi paga i danni?”
Il consigliere regionale dei Riformatori Sardi denuncia il "pasticcio politico-giuridico" della Giunta: "Commissariamento illegittimo dettato dalla fame di poltrone, salute dei sardi a rischio".
Un «pasticcio politico-giuridico» annunciato, che ora rischia di travolgere gli equilibri della sanità isolana e le casse della Regione. Non usa mezzi termini il consigliere regionale e segretario dei Riformatori Sardi, Aldo Salaris, commentando la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del commissariamento delle Asl sarde voluto dalla Giunta Todde.
«L’ennesimo scivolone istituzionale della Presidente e della sua maggioranza è stato certificato dalla Consulta», attacca l’esponente dei Riformatori. Secondo l’opposizione, il verdetto conferma quanto segnalato da mesi: la manovra del Campo Largo non era una riforma del sistema sanitario, ma un’operazione di potere priva di basi giuridiche solide. «La Corte è stata chiarissima: non si potevano azzerare i vertici delle aziende sanitarie senza una reale riorganizzazione del sistema. È stata una scelta frettolosa, mirata più alle poltrone che alla salute dei cittadini».
Il nodo dei risarcimenti e l’instabilità gestionale Il timore dei Riformatori è che l’ambizione politica si trasformi ora in un danno erariale senza precedenti. «Chi risarcirà i direttori generali rimossi illegittimamente? Chi pagherà per l’instabilità gestionale creata in questi mesi?», incalza Salaris, sottolineando come persino il Partito Democratico, alleato di governo della Todde, avesse espresso forti dubbi su tempi e metodi dell’istruttoria.
Il confronto con il passato Nel mirino finisce anche la visione complessiva del governo regionale. Per i Riformatori, la soluzione era già tracciata: «Bastava proseguire sulla strada della riforma del 2020, nata per riportare la sanità nei territori e rispondere alle criticità post-pandemia. Invece, si è scelto di governare con improvvisazione e accelerazioni ideologiche».
L’appello alla trasparenza In chiusura, i Riformatori chiedono un passo formale immediato da parte della Presidente della Regione. «La Todde chiarisca subito: quale sarà il destino dei commissari nominati con norme illegittime? Come intende tutelare la continuità amministrativa delle aziende? Ma soprattutto – conclude Salaris – come pensa di evitare che questo fallimento ricada interamente sulle tasche e sulla salute dei sardi?».


















