Sanità del Nord Ovest, Pais (Lega): “Assenza grave del governo regionale al Consiglio comunale di Alghero”
Il consigliere leghista critica la mancata partecipazione dell’assessore alla Sanità: “Un segnale di disinteresse verso la città e il territorio”.
«Oggi ad Alghero si è tenuto un importante Consiglio comunale aperto, alla presenza dei vertici della Aou e della Asl di Sassari, ma con un’assenza che pesa come un macigno: quella del governo regionale». Così il consigliere comunale della Lega, Michele Pais, commenta con amarezza l’esito della seduta dedicata alla sanità del territorio.
«Non solo non si è presentato l’assessore regionale alla Sanità – spiega Pais – ma neppure il capo di gabinetto ha ritenuto opportuno partecipare. Una scelta che considero irrispettosa nei confronti del Consiglio comunale e della città di Alghero, che avrebbe meritato risposte chiare sulla politica sanitaria per il Nord Ovest della Sardegna». Secondo Pais, l’assessore avrebbe potuto illustrare la visione del governo regionale per il futuro della sanità territoriale e, soprattutto, spiegare le ragioni dell’unico atto compiuto finora: «l’annullamento delle deliberazioni del precedente governo regionale, con cui si disponeva la costruzione dei nuovi ospedali di Alghero e di Sassari. Una decisione gravissima – sottolinea – di cui gli algheresi ancora non hanno pienamente compreso la portata. Quegli atti rappresentavano la risposta sanitaria dei prossimi cinquant’anni».
Durante la seduta, i direttori generali della Aou e della Asl di Sassari hanno confermato la prosecuzione delle attività programmate e l’utilizzo di circa 40 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale degli ospedali Civile e Marino.
«È importante ricordare – aggiunge Pais – che questi investimenti derivano da finanziamenti del precedente governo regionale di centrodestra». Il consigliere cita anche l’intervento del professor Palermo, che ha ribadito l’eccellenza dell’Ospedale Marino con le sue specialità in ortopedia, traumatologia, riabilitazione ed endocrinologia: «Una struttura che oggi vanta numeri record di interventi e prestazioni, ma il cui futuro resta incerto a causa del passaggio di gestione dall’Università alla Asl, scelta ritenuta da molti fortemente rischiosa».
Pais ha ricordato inoltre come il Marino fosse stato formalmente chiuso dal governo regionale di centrosinistra nel 2017: «Se oggi è tornato a essere un presidio vitale, lo dobbiamo alla determinazione dell’allora primario dottor Gianni Lubrano e della sua equipe, di cui faceva parte anche l’attuale primario, dottor Giuseppe Melis».
Altro nodo irrisolto è quello del personale medico. «Solo grazie alle scuole di specializzazione avviate dal 2020 – spiega – si inizia oggi a vedere qualche risultato concreto. Le borse di studio regionali sono passate dalle 34 del 2020 alle 500 finanziate con 100 milioni di euro dal governo di centrodestra: un salto epocale nella programmazione sanitaria».
Ma restano situazioni critiche, come i reparti di chirurgia e soprattutto il pronto soccorso, «ormai al collasso», denuncia Pais. «L’assenza dell’assessore regionale ha impedito di fare chiarezza e di tracciare una rotta per il futuro. Una rotta, purtroppo, che oggi sembra non esserci» conclude Pais.

















