Riperimetrazione Parco Porto Conte: avviata raccolta firme

Il Comitato Rinascita della Bonifica sta raccogliendo le firme per la riperimetrazione dei confini del Parco di Porto Conte: "Stiamo ricevendo insistenti sollecitazioni ad intervenire da parte dei residenti dei territori limitrofi al Parco che, quotidianamente, sono danneggiati o messi in pericolo dalla presenza di fauna selvatica oramai numericamente fuori controllo".

Il Comitato Rinascita della Bonifica ha avviato la raccolta firme per la riperimetrazione dei confini del Parco di Porto Conte. “Stiamo ricevendo insistenti sollecitazioni ad intervenire da parte dei residenti dei territori limitrofi al Parco di Porto Conte che, quotidianamente, sono danneggiati o messi in pericolo dalla presenza di fauna selvatica oramai numericamente fuori controllo. Per questo motivo – comunicano i rappresentanti del Comitato Rinascita della Bonifica in una nota – stiamo predisponendo una raccolta firme da inoltrare in Regione per la riperimetrazione dei confini del Parco. La nuova perimetrazione vedrà il Parco arrivare fino all’Arca di Noè e consentirebbe, nei territori prossimi a insediamenti abitativi e produttivi, di ridurre la popolazione di animali selvatici in modo considerevole senza dover più attendere dei via libera che prima non erano necessari in quanto il Parco non esisteva”.

“I confini attuali del Parco sono temporanei e possono essere modificati, anche per difetto” prosegue la nota del Comitato. “La popolazione residente nelle borgate limitrofe si è già espressa una volta contro l’ingresso nel Parco di Porto Conte. La raccolta di firme attuale, a distanza di anni, per limitarne ulteriormente i confini, dovrebbe far ripensare il Comune di Alghero a che cosa non ha funzionato e non sta funzionando. Il nostro Comitato sta studiando una exit strategy che prevede due alternative: la prima riguarda il coinvolgimento diretto e vincolante degli abitanti del territorio nelle decisioni dell’Ente ospite. La seconda si riferisce a una progressiva riduzione, sino all’eliminazione, dei trasferimenti regionali a favore del Parco allo scopo di arrivare al passaggio della gestione a volontari in collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna. Il denaro risparmiato potrebbe essere investito dalla Regione per un piano strategico di rilancio dell’intera area” – concludono i rappresentanti di Rinascita della Bonifica.

25 Giugno 2014