Riformatori: «Il Management Sogeaal deve andare a casa»

In seguito al comunicato stampa del CdA della Sogeaal, i Riformatori Sardi chiariscono le critiche fatte la settimana scorsa alla dirigenza della società.

Solo con la privatizzazione della Sogeaal si possono salvare le sorti dell’aeroporto di Alghero, e riteniamo intollerabile il ricorso a continue proroghe alla procedura pubblica. L’urgenza all’accelerazione del processo è motivato dalla lettura della deliberazione 6/17/16 della RAS, relativa alla ricostituzione del capitale sociale della Sogeaal S.p.a. con € 10.000.000, in quanto a pagina 2 dice “… evidenziando che detta operazione verrà portata a termine, previo consenso dell’Unione Europea, dalla Direzione generale della Presidenza di concerto con la Direzione generale dei Trasporti“.

La Commissione UE con provvedimento 99/03/2014 ha regolamentato le procedure per gli “aiuti al funzionamento a favore degli aeroporti“, ovvero per le spese ordinarie di gestione. Fra gli atti che la UE richiede per autorizzare l’aiuto per il finanziamento alla gestione corrente vi è “un piano industriale per un periodo transitorio di 10 anni“. Non è dato sapere se la dirigenza abbia posto in essere quanto prescritto dalle norme UE, in quanto una eventuale inerzia, renderebbe totalmente vana la buona intenzione della RAS di ricostituire il capitale sociale della Sogeaal con € 10 milioni. Per essere ancora più espliciti, nessuna ricapitalizzazione della Sogeaal potrà avvenire in assenza di una positiva evasione del piano industriale e quant’altro richiesto dalle norme della Commissione Europea. Noi Riformatori siamo molto preoccupati per i tempi tecnici necessari per la positiva conclusione della complessa procedura, e del silenzio assordante dei massimi responsabili della società. Analizzando la deliberazione RAS è indiscutibile che trattasi, esclusivamente,  di “ricostituzione del capitale sociale“ per € 10 milioni. Al Registro delle Imprese di Sassari sono depositati i bilanci della Sogeaal dal 2010 al 2013, e sommando la voce “Risultato di esercizio”, per i citati anni, si ottiene una perdita complessiva di oltre € 5.300.000. Se il capitale sociale deve essere ricostituito, appare evidente, tranne alla Dirigenza della Sogeaal, che negli anni 2014 e 2015 è stata prodotta una ulteriore perdita di gestione ordinaria per € 4.700.000. Appare, altresì, stravagante la mancata pubblicazione del bilancio anno 2014 della società, irregolarità compiuta in violazione di quanto prescritto dal Codice Civile, aggravata del fatto che la Sogeaal è a totale capitale pubblico. Come Riformatori prendiamo atto che le rassicuranti comunicazioni del management sull’imminente accordo con Ryanair, per il ripristino di rotte ora sospese, con una premialità notevolmente ridotta da quella erogata sino a tutto il 2013, alla data odierna si è rivelata una clamorosa bufala. Rispondendo alle osservazioni della nota del CdA cogliamo una certa confusione finalizzata a fuorviare il confronto. Infatti, nessuno ha posto dubbio alcuno sulla regolarità contabile certificata dagli organi di controllo, pertanto è fuori luogo farne richiamo a giustificazione di un probabile disastro la cui responsabilità è principalmente del management in carica. È nostra convinzione che Ryanair stia abbandonando l’aeroporto di Alghero per il mancato pagamento delle premialità, 2014 e 2015, riconosciute negli anni precedenti per diversi milioni di euro. Da notizie, sia pure informali, provenienti da ENAC, sembrerebbe che la immediata mancata ricostituzione del capitale sociale produrrebbe la revoca della concessione alla gestione aeroportuale. In tal caso si porrebbe la parola fine all’aerostazione di Alghero. Accertato il comportamento irregolare dei responsabili Sogeaal, (mancato deposito bilancio 2014), preso atto che non è stata data adeguata informazione pubblica sulla posta in essere delle procedure su richiamate, considerato che le trattative positive con Ryanair, pubblicate dal Direttore Generale, alla data odierna si sono rivelati inconsistenti, tenuto conto che i continui rinvii della procedura pubblica per la privatizzazione non sono più accettabili, come Riformatori confermiamo la richiesta di licenziamento dell’attuale management al fine di una sostanziale accelerazione al processo di privatizzazione.

23 Febbraio 2016