Ridurre le spese per lavorare meglio non è demagogia

Senza proclami, senza inutili trionfalismi, ma con la certezza di rispondere a ciò che chiedono i cittadini, l’Amministrazione Lubrano ha fatto una scelta di campo netta e trasparente. Ha deciso di fare quello che la gente chiede a gran voce e che Stefano Lubrano ha condiviso in campagna elettorale: contenere le spese e lavorare. Su questa linea, molto semplice e forse per questo clamorosa, ha anticipato di oltre un mese ciò che è oggi previsto dal Decreto Monti, finalizzato a ridurre i costi dell’amministrazione, con una serie di cancellazioni di spese superflue. Ma è forse quel cambiamento che i cittadini auspicano e che l’Amministrazione sta interpretando ponendosi come riferimento in Sardegna per sobrietà e concretezza che provoca più di una speculazione da parte di opinionisti e coordinatori di partito provinciali che si sovrappongono ai coordinatori locali quasi a delegittimarli.

Se l’Amministrazione di Stefano Lubrano avesse voluto fare demagogia avrebbe suonato la grancassa enfatizzando inutilmente scelte semplici e lineari che di fatto rompono con la vecchia politica e con le sue liturgie che oggi si confermano più che mai inutili. La Società In House è nata per fare manutenzioni e non ha bisogno di un politico remunerato per funzionare. La guida politica c’è e viene attuata attraverso l’indirizzo dell’assessorato di riferimento. Ed è proprio grazie a questa “liberazione” dalla presidenza politica che oggi la Società In House funziona meglio, senza condizionamenti figli di contrapposizioni del momento tra Assessore e Presidente. Forse è proprio per questa liberazione da due diverse volontà politiche sovente ostaggio degli umori o dei malumori che finalmente si riesce, ad esempio, dopo oltre un anno a tracciare la segnaletica orizzontale e che finalmente è tornato il dialogo con l’Amministrazione.

Così è per la Secal che deve pensare a fare riscossioni e svolgere adeguatamente il proprio ruolo e così sarà per la Meta che deve lavorare sulla gestione delle risorse culturali e turistiche. I criteri sono semplici: ridurre le spese e lavorare meglio. Questo è stato promesso dialogando con i cittadini e questo si sta facendo con responsabilità. La demagogia, né tantomeno i richiami a presunte elusioni delle regole democratiche, non fa parte del bagaglio culturale dell’Amministrazione Lubrano, e questo è dimostrato dal fatto che ha deciso di attuare veramente, e da subito, quel cambiamento annunciato ai cittadini, all’interno di un programma sottoposto al voto e ratificato alle elezioni.

13 Settembre 2012