Report della Camera di Commercio: Nord Sardegna in crescita

La Sardegna brilla e accelera per lasciarsi velocemente alle spalle la crisi pandemica. Ottimi risultati per il turismo soprattutto per le attività di alloggio e ristorazione.

La Sardegna brilla secondo gli ultimi dati. E accelera per lasciarsi velocemente alle spalle la crisi pandemica. Nell’ultimo trimestre (luglio-settembre) il tasso di crescita ha registrato un risultato positivo in tutte le regioni italiane. E la Sardegna si posiziona al terzo posto nella classifica regionale per crescita, con un tasso leggermente superiore al dato nazionale. L’Isola ha realizzato un 0,44 per cento contro la media italiana dello 0,36. Sassari è la più performante in Italia (come Milano) con uno 0,54 per cento, ben superiore alla media sarda. In risalita le iscrizioni, mai così bene da quattro anni a questa parte (1638) e in calo le cessazioni (893). Cagliari e Oristano si posizionano al decimo posto e Nuoro all’81esimo.

I servizi volano. Nel terzo trimestre 2021, a parte una leggera flessione nel commercio, tutti i macrosettori economici registrano una crescita delle imprese attive.  Il variegato mondo raggruppato nella categoria relativa ai servizi si presenta a fine settembre con 235 attività in più rispetto a quelle presenti a fine giugno. Aumentano le imprese indicate come altre tipologie di servizi, principalmente legati alla bellezza e alla cura alle persone (+38 unità, in crescita del +0,7%), le attività immobiliari (+41, pari a +1,5%) e le agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+57 imprese, +1,1%).

Ottimi risultati per il turismo soprattutto per le attività di alloggio e ristorazione. Nel dettaglio, il settore della ristorazione cresce di 73 unità (+0,6%), concentrate quasi esclusivamente nell’attività di ristorazione con somministrazione, mentre il settore “alloggio” vede aumentare in 3 mesi il numero delle proprie aziende di 50 unità. Trend positivo anche per le costruzioni, sia per il settore della costruzione di edifici in senso stretto, che in per i lavori non specializzati e di rifinitura.

“ E’ un momento nel quale non dobbiamo fermarci- commenta il presidente dell’Unione regionale delle camere di Commercio e dell’ente camerale sassarese, Stefano Visconti- e proseguire su questo percorso di crescita. I dati dimostrano quanto il nostro contesto economico stia credendo nella ripartenza. Il sistema economico isolano, nonostante le difficoltà, sta lavorando duro in tutti i settori per lasciarsi alle spalle la crisi pandemica e le analisi lo dimostrano ampiamente. I segnali sono confortanti e i numeri lo dimostrano.”

Bene anche i primi nove mesi. Se si estende l’analisi ai primi nove mesi dell’anno la performance isolana resta comunque di buon livello, con un +1,36 per cento, quinta in Italia. In crescita, sempre nei primi nove mesi, Sassari, seconda a livello nazionale, solo dopo Lecce, con un deciso +2,19% segue Nuoro a 1,62, poi Cagliari-Oristano con lo 0,8%.  Nello stesso periodo si confermano le buone prestazioni dei settori delle costruzioni, del turismo e dei servizi così come evidenziato nell’analisi trimestrale. Purtroppo la conferma arriva anche per la brusca, quanto ormai strutturale, riduzione del numero delle imprese legate al commercio (-0,5%)

Le attività di vendita al dettaglio sono le più colpite dall’emorragia di imprese. Nei 9 mesi mancano all’appello 209 attività, principalmente legate al commercio ambulante (-178 unità, una perdita in termini percentuale del 2,8%) e agli esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande.

Nei servizi, oltre alle già citate «attività immobiliari» (+147 imprese), da segnalare una buona crescita dei «attività professionali e scientifiche» (+112 unità, pari a una crescita del 3,5%).

Dinamiche. Le società di capitale rappresentano circa il 20% del totale e solo dieci anni fa sfioravano il 10%. Nei primi 9 mesi dell’anno le «società di capitale» sono aumentate di oltre 1.200 unità, metà delle quali sono rappresentate dalle “Società a Responsabilità Limitata Semplificata”, particolare forma giuridica che permette di costituire l’impresa con bassi costi di avviamento e capitalizzazione.

Le imprese individuali, nonostante si confermano come la natura giuridica più numerosa, passano dal 72% del totale registrato nel 2010 al 65% a fine settembre 2021. L’evoluzione della struttura imprenditoriale verso forme più organizzate indica una maggior competitività delle imprese, sia per la singola unità produttiva che per l’intero sistema economico locale. Reggono le imprese femminili (+0,8% nei primi nove mesi) e quelle artigiane con tassi di crescita soddisfacenti (+0,5 per cento negli ultimi tre mesi). Globalmente le imprese giovanili registrano una buona ripresa nell’ultimo trimestre (+3%), in territorio negativo le imprese straniere (-0,4% luglio-settembre)

Nord Sardegna. Il territorio di competenza della Camera di Commercio di Sassari ospita, a fine settembre 2021, il 32% delle imprese attive regionali pari a 46.338. E’ presente una forte accelerazione e il crescente contributo del territorio alla creazione di imprese. “Il nord Sardegna cresce, a dimostrazione che i nostri imprenditori non hanno mai gettato la spugna- analizza i dati la vicepresidente camerale di Sassari, Maria Amelia Lai- anzi, hanno raggiunto obiettivi degni di nota a livello nazionale. Il nostro territorio dimostra più che mai di avere una gran voglia di fare impresa e di essere competitivo al pari degli altri. E gli imprenditori si stanno adeguando ad un nuovo sistema volto all’innovazione capace di dare nuovi strumenti per essere competitivi. Un processo favorito anche dalla nostra Camera di Commercio.”

In termini occupazionali il trimestre luglio-settembre recupera la forte perdita di addetti registrata nei trimestri precedenti. Dall’inizio del 2021 gli addetti sono passati da 121.182 unità a 120.217 a fine marzo (-865) oltre ad un preoccupante 112.953 addetti a fine giugno (-8.229). Nei mesi da luglio ad agosto, il numero degli addetti torna a superare quota 121 mila unità raggiungendo un ottimo +19,3%. Nel terzo trimestre 2021 solo il comparto primario, composto da agricoltura, silvicoltura e pesca, ha fatto registrare una riduzione del numero delle imprese.

Gli aumenti più decisi sono stati rilevati nel comparto dei servizi, in particolare nelle «attività immobiliari» (+19 attività, +1,6% registrato nel III° trimestre e 68 in più dal 1° gennaio 2021 in crescita del 5,9%) e nelle società di «noleggio e servizi alle imprese» (+13, pari a +0,6% trimestrale e +58 unità nei primi 9 mesi del 2021, un incremento del 3%).

10 Novembre 2021