“La Regione affronti al più presto il tema della centralità dei comuni”

“Al più presto il Consiglio regionale discuta la riforma dell’ordinamento degli enti locali. È un momento cruciale, infatti: i Comuni sardi si stanno mobilitando contro i tagli e l’incertezza finanziaria. Io mi schiero al loro fianco e ritengo che il Consiglio regionale debba affrontare al più presto il tema della centralità dei comuni: non solo va rafforzata, ma l’intera architettura istituzionale regionale va ripensata ora che è cambiato in modo radicale il peso delle Province”.

“Il Fondo unico per i comuni va potenziato perché non possiamo pensare che, all’aumento delle responsabilità in capo all’ente locale, non corrisponda un analoga crescita di poteri e di risorse. E dobbiamo ottenere da Roma l’alleggerimento dei vincoli del Patto di stabilità, che stanno strangolando la capacità di spesa – e quindi di forniture dei servizi – dei nostri Comuni”.

“In questo momento che, sia su scala europea sia su scala nazionale, si assiste a un ritorno del centralismo: la politica ha invece il dovere di rilanciare il protagonismo dei Comuni e dare supporto e risorse ad un federalismo interno effettivo: solo con Comuni efficienti e in grado di fornire servizi e risposte, possiamo recuperare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni”.

“Non ultimo, il Consiglio della autonomie locali, che ora ha un ruolo forse troppo marginale e poco incisivo, deve acquisire maggior peso. Il suo presidente abbia diritto di tribuna alle sedute del Consiglio regionale e l’assemblea degli enti locali fornisca pareri vincolanti su materie che li riguardano in maniera diretta: nessuno meglio di chi amministra sul territorio a stretto contatto coi cittadini può sapere quali siano le esigenze effettive”.

19 Novembre 2012