Presentazione di due libri nel Dipartimento di Architettura

Due appuntamenti in programma domani e venerdì

Presso il Dipartimento di Architettura, mercoledì primo e venerdì tre febbraio, si terranno due presentazioni di libri che rappresentano un’occasione sola. Un evento di due eventi, in cui le voci degli autori e quelle degli studiosi invitati intrecceranno una lettura attuale, utile a ripensare i gesti e le attitudini che più profondamente guidano l’esercizio del progettare (e dell’abitare).

In modo diverso, più o meno diretto, entrambi i testi scavano dentro e intorno al lavoro del design, per ritrovare il senso di un cammino ora più che mai necessario. Per riconoscere nel lavoro degli altri, e nella meno appariscente tra le virtù, qualità di esempi e figure guida.

 

Sul luogo del design. Intorno al lavoro dei fratelli Castiglioni
Presentazione del libro di Marco Sironi
1 febbraio 2017, ore 19.00
Settima Aula, Complesso di Santa Chiara, Muralla de L’Hospital (Alghero)

Insieme all’autore interverranno:
Lidia Decandia e Manlio Brusatin
Il libro è stato incluso nella selezione ADI Design Index 2017.

Rileggendo il lavoro di due maestri del design italiano – Achille e Pier Giacomo Castiglioni – Marco Sironi riscopre al cuore del progetto un’attenzione infinita per le pratiche, per gli usi del mondo che danno consistenza e supporto al nostro essere qui. Così che il design si dà a vedere non come fenomeno di moda, né come strumento per ottimizzare la produzione e incrementare i consumi. Piuttosto, e più radicalmente, come esercizio del fare segno e dare senso al luogo del nostro abitare.

 

Stile sobrio. Breve storia di un’utile virtù
Presentazione del libro di Manlio Brusatin
3 febbraio 2017, ore 19.00
Settima Aula, Complesso di Santa Chiara, Muralla de L’Hospital (Alghero)

Insieme all’autore interverranno:
Aldo Lino, Antonello Marotta e Marco Sironi

Storico delle arti e studioso del colore, Manlio Brusatin propone la figura della sobrietà come lume che orienta il progetto nel tempo della crisi. Diversa dall’austerità severa, la sobrietà sta tra la prudenza e la temperanza come la madre di tutte le virtù. È lei che, attraverso le immagini e le storie in cui si manifesta, ci può guidare alla riscoperta di una ricchezza che è già qui, inapparente – lei che apre il modo felice del fare a chi sappia ascoltarne i cenni, e che si avvia così a farsi nuovo “artigiano di sé”.

31 Gennaio 2017