Picchiano e bruciano vivo un presunto pedofilo, ma era solo un disabile

L’uccisione di Bijan Ebrahimi non può essere considerata un omicidio ordinario. Chi gli ha tolto la vita non aveva alcun dubbio sul fatto che l’uomo fosse un pedofilo. Pestato dopo aver fotografato dei ragazzi che vandalizzato il suo giardino, è stato denunciato alla polizia. Erroneamente fermato, è stato brutalmente assassinato due giorni dopo il suo rilascio. Un fatto di cronaca che fa discutere il Regno Unito, già scosso dall’omicidio dell’italiano Joele Leotta, quello che ha visto sfortunato protagonista Bijan Ebrahimi, un 44 enne cittadino inglese di origine iraniana. L’uomo, come scrive il Daily Mail, soffriva di un problema di apprendimento e anche per questo viveva da solo col suo gatto a Brislington, sobborgo nel sud-est della città di Bristol. Il suo unico interesse era curare il suo giardino. Almeno fin quando un gruppo di bulli ha iniziato a prenderlo di mira, rovinandogli le piante a cui dedicava le sue attenzioni.

L’uomo ha così deciso di fotografare i ragazzini, forse con l’intenzione di mostrare quegli scatti a chi di dovere. Ma per i suoi vicini hanno interpretato a modo tutto loro quelle foto. Proprio come in una medievale “caccia alle streghe”, hanno circondato la casa di Bijan al grido di “pedofilo, pedofilo”. Qualcuno, intanto, si è era impegnato ad avvertire la polizia per la presunta losca attività dell’uomo. Gli agenti hanno così prelevato il signor Ebrahimi dalla sua abitazione per interrogarlo. Ma il 44 enne non aveva nulla da nascondere, gli stessi poliziotti hanno potuto “categoricamente affermare che non possedeva nessuna immagine indecente, e nulla di preoccupante è stato trovato nel suo computer”. E’ stato dunque rilasciato. Ma la folla non aveva ancora placato la sua ira. Due giorni dopo, Bijan Ebrahim è stato aggredito da due vigilantes – Lee James e il suo amico Stephen Norley, entrambi di 24 anni – che una volta stordito, lo hanno cosparso di acquaragia e bruciato vivo. Una fine orribile per un uomo innocente. I due assassini saranno giudicati alla Bristol Crown Court il mese prossimo.

Tratto da www.fanpage.it ©

31 Ottobre 2013