Pensiamo alla città, non a questioni personali

L'opinione di Emiliano Piras, consigliere comunale (Ncd)

Io credo che la scorrettezza, a questo punto non più nemmeno Politica, ma personale, perché è un’offesa all’intelligenza degli interlocutori, che per me è molto più grave , del comunicato “mal partorito” dai colleghi di maggioranza ,non si può non tenere in considerazione nel proseguo di questa esperienza amministrativa. Un comunicato che cerca di confondere le idee del cittadino che legge; una penosa difesa d’ufficio che prova a sminuire le coscienze di chi ricopre ruoli istituzionali , cercando di distorcere la realtà, e portare l’argomento su temi che non sono quelli che hanno mosso la minoranza a chiedere le dimissioni del Presidente. Il “problema” del rinvio del Consiglio e le sue modalità erano già state concordate in Riunione di capigruppo, e quindi già messe in disparte. Cio’ che invece mi ha lasciato basito e spiazzato e’ stata la conduzione poco diplomatica e per niente super partes del Presidente Tedde, che dovrebbe tutelare il diritto dei Consiglieri tutti e garantire il regolare svolgimento dell’ordine dei lavori, sui quali era iniziata una discussione legittima; e non invece interrompere addirittura la seduta, durata così poco più di 15 minuti , per questioni personali , nei confronti di un Consigliere in particolare, che dovrebbe evidentemente risolvere in altra sede che non sia la massima assise della città, dove invece si devono discutere e affrontare i problemi della città.

Emiliano Piras, 19 Settembre 2014