Palestina, Alghero non indietreggia: il Consiglio ci sarà
Le associazioni promotrici replicano all'opposizione che chiedeva l'annullamento per ritardo: "Un genocidio non si cancella in due giorni, la mobilitazione deve continuare".

Si accende il dibattito politico e sociale ad Alghero in merito alla convocazione del Consiglio Comunale aperto “Alghero città solidale con la Palestina”, previsto per giovedì 16 ottobre. Dopo la richiesta di annullamento avanzata dai partiti di opposizione, che hanno giudicato l’iniziativa “tardiva” rispetto alle istanze di associazioni e cittadini, arriva la ferma replica delle associazioni promotrici.
In una nota indirizzata al Sindaco Raimondo Cacciotto e al Presidente del Consiglio Comunale Beniamino Pirisi, il cartello di associazioni, tra cui il Gruppo “Alghero per Gaza”, Emergency SS-Alghero, l’ANPI sez. Alghero Marisa Musu e altre realtà locali, pur ammettendo il “molto ritardo” nella convocazione, difendono l’opportunità e la necessità dell’assise.
“Il cessate il fuoco non è la pace. La Palestina continua a rimanere sotto occupazione,” si legge nella nota, che sottolinea come “Un genocidio non si cancella in due giorni” e la necessità che i tribunali internazionali continuino i loro procedimenti.
Le associazioni respingono l’idea di una mobilitazione conclusa e chiedono alla città di Alghero di non autoesiliarsi “tra gli ignavi”, ma di continuare la pressione per il rispetto del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e di adottare “azioni di solidarietà concreta”.
L’appello è esplicito: il Consiglio Comunale aperto deve essere confermato come “momento di alto confronto democratico, anche tra persone che hanno opinioni diverse”. Viene rimarcato che “Non è mai denaro sprecato quello investito nella discussione pubblica su temi di rilevanza sociale con ricadute sui diritti umani universali”.
La chiusura ribadisce la volontà che il Comune di Alghero, seguendo l’esempio di altre amministrazioni italiane, faccia la sua parte “non solo per la Palestina, ma anche per i suoi cittadini e cittadine,” in ottica di una “comunità consapevole e rispettosa del diritto internazionale.”
Il confronto è dunque confermato per giovedì, con l’attesa di un dibattito acceso che porterà i consiglieri e i cittadini ad esprimersi su uno dei temi più divisivi della politica internazionale.