No Other Land, il documentario premio Oscar al Cinema Miramare di Alghero

Mercoledì 11 giugno alle ore 19.30 presso il Cinema Miramare ad Alghero si terrà la proiezione del documentario premio Oscar "No Other Land", organizzata dalla Società Umanitaria in collaborazione con “Alghero per Gaza”.

No Other Land è stato realizzato nel 2024 da un collettivo di attivisti palestinesi (Basel Adra, Hamdan Ballal al-Huraini) e israeliani (Yuval Abraham, Rachel Shor). Premiato alla Berlinale 2024, agli EFA (European Film Awards) 2024 e vincitore come Miglior Documentario agli Oscar 2025, il film racconta senza filtri  e in presa diretta gli espropri delle terre e delle case dei palestinesi nella Cisgiordania occupata, e precisamente nelle colline di Masafer Yatta, a sud di Hebron.

La zona, che comprendeva in origine una ventina di villaggi palestinesi, ricade nell’area C (secondo la ripartizione degli accordi di Oslo del 1994), vale a dire sotto il completo controllo militare e amministrativo di Israele, che occupa illegalmente quei territori dal 1967. Nei primi anni Ottanta, l’esercito israeliano ha dichiarato l’area una zona di esercitazioni militari (“Firing Zone 918”), rendendola quindi incompatibile con la residenza di civili. Inizia così un contenzioso tra le famiglie palestinesi, dedite all’agricoltura e alla pastorizia, e l’occupazione che vorrebbe imporre loro il trasferimento forzato. I palestinesi sono affiancati nella loro lotta da organizzazioni di avvocati per i diritti umani e da attivisti internazionali e israeliani. A complicare il quadro vi è la presenza sempre più aggressiva degli insediamenti illegali dei coloni.

Basel Adra, un giovane palestinese nato in uno dei villaggi di Masafer Yatta, combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa da parte dell’occupazione israeliana. Basel documenta la graduale cancellazione della sua comunità, mentre i soldati dell’IDF distruggono le case delle famiglie: il più grande atto di trasferimento forzato mai effettuato nella Cisgiordania occupata. Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval, un giornalista israeliano che si unisce alla sua lotta, e per diversi anni combattono insieme contro l’espulsione, avvicinandosi sempre di più. Il legame è segnato dalla profonda disuguaglianza tra loro: Basel, che vive sotto una brutale occupazione militare, e Yuval, libero e senza restrizioni. Il film racconta questa difficile relazione sullo sfondo delle incursioni e delle vessazioni quotidiane, delle demolizioni durante il giorno e delle ricostruzioni durante la notte, in un arco di tempo che va dal 2019 (con inserti di anni precedenti) fino al 2023.

Il documentario ha portato all’attenzione mondiale una situazione che perdura da molti decenni, in cui Israele viola impunemente tutte le leggi del diritto internazionale, mentre aumentano in modo esponenziale le azioni criminali delle bande di coloni. Con la risonanza internazionale del documentario, le aggressioni sugli abitanti di Masafer Yatta si sono intensificate, portando anche al ferimento di uno dei registi, Hamdan Ballal, e le azioni di demolizione e trasferimento forzato della popolazione proseguono senza sosta.

Quello che accade ancora oggi a Masafer Yatta è un tassello di ciò che accade in tutta la Palestina, dalla Cisgiordania alla Striscia di Gaza: la Nakba (“catastrofe”) continua dal 1948, con azioni di pulizia etnica, apartheid e ora di vero e proprio genocidio per eliminare da quella terra la popolazione indigena.  “Non abbiamo un altro posto dove andare”, dice una vicina di Basel, “soffriamo così perché è la nostra terra”.

La proiezione, in lingua originale con sottotitoli, sarà preceduta da un’introduzione a cura del gruppo “Alghero per Gaza” per il contesto storico e  dell’Umanitaria per gli aspetti cinematografici.

5 Giugno 2025