Meta, serve nuovo Cda

L'opinione di Giuseppe Foddai, coordinatore cittadino del Centro Democratico

Era il 6 giugno 2013 quando fu nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Meta. Tale nomine scaturirono dalle lotte intestine dell’allora maggioranza che non riuscì a garantire delle indicazioni “politiche” ed ispirate a quei sani principi di conoscenza e studi che invece erano tanto stati sbandierati in campagna elettorale. Dopo aver perso, in maniera puerile e disdicevole, la possibilità di avere presidente il volto di Sky Paola Saluzzi, si passò all’ennesimo commercialista e subito dopo, come detto, al periodo dell’attuale conduzione. Da subito si disse che si trattava di una nomina temporanea. Sono passati due anni e la Meta, sicuramente guidata da persone inappuntabili, non pare sia riuscita nel compito di garantire l’adeguato impulso per un comparto fondamentale qual è il turismo in tutte le sue sfacettature.

Ciò comporta delle evidenti negatività: sono oramai anni che non viene più svolta l’indispensabile promozione nelle città collegate dall’aeroporto o dagli scali marittimi. Azioni minime, ma allo stempo tempo necessarie per garantire maggiori presenze sul territorio. Del resto il numero degli arrivi, seppur in maniera inferiore alle attese, è sempre in crescita, ma il periodo di permamenza sul territorio è in netto calo. Così come l’indice di fidelizzazione del turista. Questo, e non solo, avrebbe già certificato l’urgente cambio di rotta in seno alla prima industria di Alghero.

Invece ci troviamo con la Meta, organismo che se messo a regime potrebbe garantire (vista anche la disponibilità degli introiti delle Grotte di Nettuno) delle ricadute estremamente positive, ancora bloccato a due anni fa e con una programmazione degli eventi e appuntamenti tardiva e poco promozionata. Bellezze naturalistriche, enogastronomia, spettacoli in connessione con porto e aeroporto devono avere una regia. La Meta, se condotta con dovere, capacità e lungimiranza ha proprio questa funzione. Non è più procrastinabile la nomina di un nuovo cda e una rivisitazione delle figure con un impulso ai settori della promozione, programmazione e comunicazione. Il turismo, o meglio i turismi, sono l’ancora di salvataggio per Alghero e il suo territorio.

Giuseppe Foddai, 30 Aprile 2015