Meloni sulla sanità sassarese: “Sì al polo ospedaliero unico”

«I problemi della sanità sassarese sono evidenti e si potrebbero risolvere una volta per tutte se si realizzasse il progetto di un unico grande sistema ospedaliero, di cui si parla ormai da anni». È la proposta del consigliere regionale del Partito Democratico, Valerio Meloni. «Il fatto che tutti, a iniziare dai medici e dai pazienti, denuncino quotidianamente la situazione con cui devono fare i conti – dice – suggerisce di cercare una soluzione per superare le attuali divisioni ed eliminare le disfunzioni che oggi non consentono di garantire il miglior servizio ai cittadini».

Secondo l’esponente sassarese del Partito Democratico, «tutti i giorni leggiamo e sentiamo di liste d’attesa di diversi mesi, di un pronto soccorso costantemente intasato, con i medici costretti a fare i salti mortali, e di posti letto insufficienti in molti reparti, tanto per restare ai problemi più diffusi e denunciati». Ebbene, «mi sembra evidente che il sistema attuale, congegnato proprio per far fronte a questi disagi cronici, non abbia funzionato», è la conclusione del consigliere regionale. Anzi, «il timore è che lo sdoppiamento dei centri decisionali abbia finito per andare a svantaggio del territorio», riflette ancora Valerio Meloni, che proprio per questo lancia la sua proposta.

«Il Nord Ovest Sardegna ha necessità di un sistema integrato, basato sulla presenza di un grande ospedale in cui convivano, nel rispetto dei ruoli e delle differenze reciproche, medici ospedalieri e universitari».
La convinzione dell’ex componente della commissione Sanità è evidente. «Un ospedale forte a Sassari serve a tutto il territorio e a tutta la comunità, ed è un’occasione da non perdere – dice Meloni – anche perché sembrerebbe che, se davvero si andasse unitariamente in quella direzione, i soldi ci siano».

Chi si trova a fare i conti con un problema di salute, «non si deve porre il problema di dove sia meglio rivolgersi – insiste – ma deve essere accompagnato all’interno di un sistema integrato di strutture e professionisti che sappiano e possano riconoscere le proprie competenze e quelle altrui».

13 Marzo 2013