“Meloni Complice del Genocidio”: scontro sociale, Tedde (F.I.) plaude a Comandini e attacca Di Nolfo

Il consigliere di Forza Italia appoggia la dura presa di posizione del Presidente Comandini e chiede analoga condanna alla Giunta regionale.

Scuote l’ambiente politico sardo il post pubblicato dal consigliere regionale Valdo Di Nolfo (lista Uniti per Todde) sui social media, nel quale, accompagnato da una “immagine indegna”, accusa direttamente la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di essere “complice del genocidio”. L’episodio ha scatenato la reazione immediata del Presidente del Consiglio Regionale, Piero Comandini, che ha espresso una “dura reprimenda” nei confronti del consigliere di maggioranza.

A prendere posizione sull’accaduto è il consigliere nazionale di Forza Italia, Marco Tedde, che ha espresso pieno sostegno all’intervento di Comandini: “Il post pubblicato dal consigliere Valdo Di Nolfo sui social… ha provocato la giusta reprimenda del Presidente del Consiglio Comandini,” ha dichiarato Tedde, sottolineando la gravità del gesto.

Tedde ha definito il linguaggio di Di Nolfo “intriso di odio,” etichettandolo come “una incitazione alla violenza e alla barbarie.” L’esponente di Forza Italia ha plaudito a Comandini per aver “tirato le orecchie” al consigliere, suggerendo che “le offese gratuite e gli insulti di Di Nolfo possono essere giustificati solo dalla inesperienza e dalle evidenti difficoltà culturali.”

“Ma non sono accettabili in un momento di forti tensioni internazionali e in una società civile nella quale ci si confronta politicamente ma con rispetto e con obbiettivi di crescita della comunità,” ha incalzato Tedde.

L’attacco non si ferma qui: Tedde ha espresso l’attesa per una analoga presa di distanza da parte della Presidente della Regione Alessandra Todde. “Ora attendiamo fiduciosi analogo intervento da parte della Presidente Todde. Non è possibile tollerare che un rappresentante del popolo sardo interpreti il suo ruolo svilendo la principale assise sarda.”

Il caso del post di Di Nolfo solleva un dibattito acceso sui limiti del confronto politico sui social e sul dovere di moderazione dei rappresentanti istituzionali in un contesto di alta tensione internazionale.

2 Ottobre 2025