L’oltraggio a Padre Zirano e l’integralismo musulmano

L'opinione di Vittorio Guillot

I giornali nazionali non hanno dato notizia che qualche giorno fa a Sassari una giovane africana è entrata nella sacrestia della chiesa di Santa Maria gridando contro un volontario di 77 anni “Vi ammazzeremo tutti…. la Madonna deve morire”. Dopo di che ha stracciato il ritratto del Beato Padre Zirano, un frate francescano di Sassari scuoiato vivo nel 1600 dai musulmani di Algeri. La donnaccia ha, poi, rovesciato tutti gli oggetti che erano nel locale e con uno di essi ha colpito l’anziano volontario provocandogli una ferita al sopra ciglio. In precedenza la statua di padre Zirano era stata imbrattata di merda (pardon… escrementi). Successivamente le erano state mozzate le mani ed i piedi e, ancora successivamente, erano stati rubati o distrutti i vasi di fiori depositati dai fedeli….. Signori italiani, signori sardi, signori del governo, quanti di questi casi si stanno verificando ogni giorno ed ogni ora in ogni angolo d’Europa e d’Italia? E’ giusto che questa manica di delinquenti si aggiri pressochè impunita per le nostre strade? E’ giusto che il nostro popolo non possa liberamente manifestare la sua fede ed onorare i suoi santi? E’ giusto che noi ci prostriamo di fronte agli ultimi arrivati fino al punto di non mostrare in pubblico il presepio ed altri simboli della religione che è alla base della nostra millenaria cultura nazionale? E’ giusto che accogliamo chiunque nella nostra terra senza neppure sapere di chi si tratti e con quali intenzioni viene da noi, lasciandolo libero di disperdersi nel nostro territorio senza alcun controllo?

No, tutto ciò non è giusto e voi, cari signori che governate, se non prendete urgenti e drastici provvedimenti contro questi maledetti prepotenti siete loro complici. Visto che la statua del frate è stata oltraggiata ripetutamente mi vien da pensare che non si tratti del gesto sporadico di una singola persona . Tra l’altro di questi fatti, poi, se ne stanno verificando sempre di più , da tutte le parti d’Europa contro i cristiani e gli ebrei. Non è neppure una balla né una novità che non sappiamo chi siano i nuovi arrivati, cosa vogliano e come campino. Purtroppo il grave fenomeno delle immigrazioni fuori controllo si inserisce negativamente nella nostra grave crisi economica e, soprattutto, di sistema che ha raggiunto il suo apice. Infatti se la crisi non rende possibili delle efficaci risposte ai fenomeni negativi, se lo stato è latitante, i delinquenti ed i prepotenti di ogni genere fanno carne di porco della legge e dei diritti del cittadino. Così gli hooligans possono impunemente sfasciare la fontana del Bernini, qualsiasi balordo può far fuori la vecchietta per fregargli pochi spiccioli o effettuare le rapine persino negli appartamenti , i violenti dei centri sociali possono mettere a fuoco le città e, magari, spaccare le teste di carabinieri e poliziotti, gli evasori fiscali possono continuare ad evadere e chi pratica il lavoro nero e lo sfruttamento della manodopera può proseguire indisturbato nelle sue sporche attività.

Ci sono, poi, quelli che speculano pesantemente sulla gestione degli immigrati , incuranti , perché si sentono forti e impuniti, di tutto il danno che arrecano alla società. Sono tutti fatti gravissimi e, a parte eventuali responsabilità organizzative di altro genere, mostrano come una polizia intimorita e con le mani legate, la lunghezza dei processi penali, che spesso portano alla prescrizione delle stesse pene, il permissivismo e l’ultra garantismo nostrano favoriscano la peggiore teppaglia italica e forestiera. Che ci debba essere la certezza delle pene, senza sconti e menate varie, è una mia convinzione che, beninteso, vale nei confronti di tutti i delinquenti, senza distinzione di razza , religione ed idee politiche. Qui l’ho riferita alla africana perchè si tratta di una delinquente di quella etnia. In questo caso c’è anche c’è l’aggravante che la donna non si è limitata a distruggere oggetti, magari di grande valore artistico, come hanno fatto gli olandesi, ma ha addirittura violato ed offeso la libertà religiosa. Ciò mostra una gravissima intolleranza e la volontà di imporre la sua fede . Nell’Europa del 2000 un simile comportamento non dovrebbe essere consentito a NESSUNO, nè agli atei, né ai cattolici . Non vedo perché debba essere accettata un simile prevaricazione da parte dei musulmani. Ricordiamo, in proposito, che anziché dover spegnere gli incendi sarebbe assai meglio prevenirli. La storia, tra l’altro, ci insegna che anche quando si sviluppo’ l’antisemitismo, gli stessi ebrei non presero sul serio i segnali premonitori di quel disastro. Vogliamo fare gli stessi errori e la stessa fine ?

Tornando ai precedenti i oltraggi subiti dalla statua di padre Zirano mi chiedo se possa trattarsi di gesti compiuti da provocatori autoctoni. Certo, se non li si colgono sul fatto tutto è possibile . Perciò, per un eccesso di prudenza, non voglio attribuire con certezza ai correligionari della donna la responsabilitàdi quei gesti. La donnna, però, è stata colta sul fatto e non è una autoctona, è una africana e non si tratta neppure di un avvenimento isolato. Infatti atti di violenta intransigenza se ne stanno verificando molti altri, da Brindisi a Padova etc !. Vi chiedete, piuttosto, perchè quella donna se l’è presa con Padre Zirano e non con altri santi locali come, ad esempio, che so, padre Manzella, sant’ Efisio, la Madonna di Bonaria etc.. A mio parere, non c’entra che padre Zirano fosse un umile fraticello, di cui non sapevo niente fino a poco tempo fa, e non un grande santo. Oggi so che è stato martirizzato perchè voleva portare al cristianesimo i fedeli dell’islam. Perciò, secondo i fondamentalisti, è giusto che fosse fatto fuori per questo gravissimo peccato contro Maometto e i cattolici non devono permettersi di onorarlo perchè, con ciò, offenderebbero l’islam. Per me è inaccettabile proprio questo atteggiamento mentale. Questo modo di pensare, se lo tengano in casa loro, se gli piace tanto! Comunque, sempre secondo me, di quegli altri santi agli islamici non gliene può fregare di meno. Quelli, infatti, non hanno rotto le scatole ai musulmani. Quel cane infedele , invece, ha rotto loro e scatole perchè si era permesso di cercare di convertire alla sua religione coloro che avevano avuto da Allah la grazia di conoscere l’unica , vera, autentica fede, alla quale tutto il mondo NON deve essere convertito con la parola ma deve essere SOTTOMESSO, anche con la violenza.

Se leggiamo il Corano ci rendiamo conto che questa impostazione mentale intollerante è contenuta nelle sue pagine. Certo, nel ‘600 e oltre , anche in Europa gli eretici o, meglio, coloro che non seguivano la religione dello stato, venivano decapitati o arsi sul rogo sia nei territori legati a Santa romana Chiesa che alle chiese protestanti che nella Francia rivoluzionaria. Da allora, però, sia negli stati cattolici che in quelli protestanti o laici le cose sono cambiate radicalmente, o no? Per gli islamici integralisti , invece, niente è cambiato. A proposito del comportamento dei musulmani, sia chiaro che non faccio neppure di tutta l’erba un fascio e non penso affatto che tutti i musulmani siano integralisti. Sarei completamente cieco se non vedessi che c’é una vasta componente di musulmani che non si oppone alla modernità ed all’accordo con ‘i cani infedeli’ occidentali. Questi musulmani, anzi cercano la collaborazione con noi e proprio per questo sono perseguitati, sgozzati e bruciati vivi dai criminali integralisti. Perciò, soprattutto le donne, si oppongono agli integralisti con maggiore forza e decisione di quanto non facciamo noi europei. Questa è una ottima ragione per cui dovremmo aiutarli in modo più determinato. In definitiva, salvando loro salviamo noi stessi. Ciò non toglie che dovremmo gestire il fenomeno delle migrazioni, identificare ed accogliere quelli che possiamo aiutare e controllare, respingere quelli di cui non possiamo sapere chi siano e cosa vogliano. Non sono neanche favorevole ad un respingimento brutale di tutti i fuggiaschi perché molti di loro scappano da persecuzioni e guerre e le convenzioni internazionali ci impongono di assisterli. Sono, piuttosto, per l’accoglienza di chi lo merita e viene da amico e per la vigilanza sul comportamento di chiunque. Dico, addirittura che l’Europa , d’accordo con gli stati ancora efficienti dell’altra sponda del mediterraneo (Turchia e, magari Tunisia, se la cosa non può realizzarsi in Libia) dovrebbe sistemare nei porti di partenza delle strutture tese ad esaminare i rifugiati e le loro richieste. In tal modo l’affare verrebbe anche sottratto alle mafie straniere e nazionali. Ma siamo sicuri che le nostre classi politiche vogliano veramente togliere questo lucrosissimo affare alle mafie ed alle cooperative multicolori che vivono i simbiosi con esse?

In tutto questo bailamme mi indispettisce la sostanziale indifferenza dell’Europa di fronte al fenomeno delle migrazioni. Sembra che questa Europa non si accorga , o se ne freghi, di un fenomeno epocale di tali dimensioni che può di stravolgere persino la sua identità ed i suoi equilibri. Non mi riferisco solo al fatto di doverci difendere dall’aggressione integralista e di partecipare alla selezione di chi deve essere accolto o respinto , ma anche allla necessità di intervenire per rendere sicuri e stabili i paesi da cui partono i migranti e aiutarli a superare i loro problemi economici. Tanto per precisare, io sono europeista convinto perché credo che solo una Europa unita possa tutelare nel mondo gli interessi e la grande civiltà dei suoi popoli. Che sono, poi, i nostri interessi, la nostra civiltà, la nostra stessa esistenza. Non mi piace, però, questa europa che privilegia gli interessi ed i dividendi delle banche e se frega degli interessi delle sue nazioni. Confesso che, anche se sono e resto anticomunista viscerale, apprezzo molto il comportamento di Tsipras e, nell’interesse di tutti, gli auguro che il suo tentativo di ridimensionare l’invadenza dei poteri forti abbia successo. Va da se che se l’Europa non decide di intervenire per tutelare gli interessi economici e civili di tutti i suoi popoli, mi chiedo che ce ne facciamo di una simile Unione europea?

2 Marzo 2015