L’Associazione Stampa Sarda convoca l’Assemblea generale

L’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico sarà l’occasione per rilanciare il dibattito sullo stato dell’informazione, stretta fra le difficoltà dei media tradizionali e la mancanza di modelli per lo sviluppo delle nuove piattaforme di comunicazione. A pagarne le conseguenze è certamente l’occupazione giornalistica, con l’assottigliarsi delle redazioni, il dilagare del precariato, la disoccupazione, la crescita preoccupante della “sottoccupazione” e lo sfruttamento del lavoro autonomo.

Il Consiglio direttivo dell’Associazione della Stampa Sarda ha deciso di convocare l’Assemblea generale straordinaria dei soci, per sabato 4 maggio, alle 10.00, presso il salone dell’Associazione in via Barone Rossi 29, con l’intento di mobilitare la categoria e sensibilizzare la politica e la società civile. Parteciperà anche il segretario generale della Fnsi Franco Siddi.

“Il confronto che si è appena aperto con gli editori a livello nazionale sarà certamente difficile e complicato. Gli editori si sono limitati, infatti, – fanno sapere dall’Associazione -, ad illustrare progetti di ridimensionamento salariale senza proporre alcun intervento di rilancio, né con nuovi investimenti, né con progetti di innovazione e sviluppo. Sembra che alla crisi generale (congiunturale e strutturale insieme), che non ha certo risparmiato le imprese editoriali, si voglia rispondere con rassegnazione e non con l’energia innovatrice indispensabile per superare i momenti di recessione. Il rapido diffondersi delle nuove piattaforme comunicative sembra spaventare il sistema editoriale tradizionale, che si pone sulla difensiva invece di rispondere con idee e progetti capaci di valorizzare l’esistente, rendendo possibile una crescita parallela allo sviluppo del nuovo “ambiente comunicativo”. I giornalisti – concludono dall’Associazione -, sono pronti a fare la loro parte. Nessun arroccamento su posizioni consolidate ma apertura al nuovo, con disponibilità piena a collaborare”.

11 Aprile 2013