L’aspirante vigilessa

Ciao tesoro Josef, mi chiamo Carmela e sono, non per vantarmi, una bellissima ragazza di 25 anni, fresca, anzi freschissima di laurea in lingue e con la testa sulle spalle per quanto riguarda il mio futuro, infatti a differenza di milioni di giovani e belle come me, invece di sognare di diventare velina o escort, oppure ministro o consigliere regionale, il mio sogno sarebbe di diventare vigile urbano della mia Ciutad. Quella di fare il vigile è una passione che mi porto sin da quando adolescente vestivo in minigonna e per strada tutti mi fischiavano dietro, quindi fra me e me pensavo un giorno anche io fischierò a tutti quelli che mi pare in qualità di guardia cittadina. Ti invio una foto con la divisa che mi sono fatta fare di proposito dal mio stilista di fiducia sperando che ti piaccia e assieme a te anche alla giunta e alla commissione che mi esaminerà giusto solo per capire che ho tutti i requisiti in regola per essere assunta. Già da ora mi sto allenando a stare sei ore a passeggiare con nonshalange per le strade della ciutad, evitando possibilmente gli ingorghi perchè sicuramente con la mia avvenenza fisica e corporale sicuramente potrei, e qui il condizionale è d’obbligo, peggiorare la situazione. Non nascondo una punta di invidia quando la mattina vado al centro ciutad è vedo decine di mie future colleghe tutte belle ed ordinate con quei berrettini così sexy nelle loro belle divise blu marino, con quella bella e rassicurante pistolona sulla fondina; già mi vedo ad inseguire pistola in pugno qualche delinquente che passa la z.t.l. Oppure qualche scippatore di vecchiette, quasi tutte con un fisico secco ed asciutto per via delle sei ore che devono stare a passeggiare, spesso assieme ai carabinieri e poliziotti di quartiere, e confesso che questo atteggiamento di collaborazione fra le forze dell’ordine mi sembra di una poesia unica, oltre che incute tenerezza e sicurezza da parte della cittadinanza nel vedere che il territorio e presidiato con cura da tante forze dell’ordine;  eppoi portare la pistola mi intriga e mi dà sicurezza, per me e sicuramente tutti i concittadini. Sai tesoro, tu non immagini quanto io sia felice di questo nuovo lavoro che adoro e mi auspico; ti chiedo gentilmente di rassicurarmi che il posto, essendo requisitaria di curriculum, possa essere mio. Un bacio conciliante da Carmela.

Cara amica e sicuramente nuova vigilessa oltrechè pistolera, la tua passione per questo lavoro è totalmente palese e il tuo entusiasmo ti assicuro verrà premiato, anche perché nessuno lo vuole fare per i motivi che poi ti illustrerò; pertanto basta una domandina in carta semplice indirizzata al plebiscitario giovane Sindaco, se poi alleghi (non è obbligatorio) quella bellissima foto che ti ritrae con quella bellissima divisa firmata nientemeno che da Antonio Marras, mentre il cinturone con  porta pistole e munizioni è firmato da Cocco, infine le scarpe sono di Savarò Pera. Accattivante  la divisa giallorossa con la gonna molto corta per favorire gli inseguimenti come giustamente tu mi fai notare;  ma quello che mi piace sono i 4 mori stampati sul davanti con la lingua in fuori, mentre di dietro se ne trovano  altrettanti ma con il naso tappato. Purtroppo per te e anche per noi quella divisa firmata, cara aspirante agente Carmela,  non la potrai mai indossare in quanto la divisa è uguale per tutti e viene assegnata dal comando. Ora ti spiego perché quasi nessuno vuol fare il vigile urbano, Tu non immagini cosa vuol dire stare sei ore sia sotto il sole cocente, oppure la pioggia battente, senza dimenticare il vento tagliente e il freddo fetente, e il tutto per miseri, forse, 1500 euro. Il corredo si completa con  un bel paio di buone scarpe, avvisandoti che più ne consumi e più sei bravo; si vocifera che  un vigile  in un anno ne abbia consumato 13 paia, ma sicuramente trattasi di una favola urbana-metropolitana Non mancherà il cellulare, da usarsi  solo ed esclusivamente per servizio e non come   paventavi, cara Carmela, di chiamare i tuoi mille amici. Come vedi cara, pardon, signora vigilessa, la vita di questi eroi urbani non è tutta rose è fiori, è un lavoro irto di difficoltà perchè devi avere a che fare con persone di tutti i tipi, gestire situazioni particolari,  aiutare la gente quando necessita e allo stesso tempo punire chi non rispetta le regole, ma, ricorda , sempre con il buon senso; le situazioni  contemplate dalla  legge  andranno viste con  coscienza e interpretate al meglio  per il bene comune. Se sarai buona avrai tanti amici, se sarai cattiva invece tante antipatie, ma tu sei bona e questo basta.

31 Agosto 2012