La Questione Romana

L'opinione di Vittorio Guillot

Non voglio scrivere della Questione Romana che si aprì con la breccia di Porta Pia ma di quella  legata ai problemi a cui  sta andando incontro il sindaco Raggi. Non so se Marra , la Muraro, Frongia   e gli altri collaboratori del sindaco, indagati od arrestati, siano dei filibustieri o no. Spero che lo accertino giudici onesti e non politicizzati. Mi chiedo, però, data la situazione che si era creata al comune di Roma dopo le note vicende di Alemanno e Marioi, se era prevedibile o no che le elezioni a sindaco fossero vinte dalla Raggi. Certo che si! Perché allora, costei, che pur doveva sapere di essere nel mirino di tutti, data l’enormità della posta in gioco,  non ha predisposto per tempo una ‘squadra’ di assessori e collaboratori inattaccabili da ogni punto di vista? E’ mai possibile che chi ha ottime possibilità di vincere, soprattutto alle comunali di  Roma, si affidi, successivamente, alla rete per  cercare  i collaboratori a cui attribuire incarichi di grandi responsabilità? E’ questa la serietà di un M5S che, oltre che ad amministrare la capitale d’Italia, si candida a governare la stessa Italia? Perché è di questo che occorre parlare. Che dire, poi, sempre stando ai dilettanteschi comportamenti del M5S, del passaggio , in seno al Parlamento Europeo, dei suoi deputati da un gruppo ‘euroscettico’e nemico  della moneta unica, ad un altro, ultraeuropeista e sostenitore ad oltranza dell’euro, per poi, essendo stati respinti con perdite, far rientro al gruppo originario, previo  il cospargersi di cenere in testa? In questa faccenda, che fine ha fatto la coerenza di idee e comportamenti, la trasparenza e la chiarezza, di cui i grillini  si sono sempre fatti strenui paladini?  Li chiamo grillini, anche se a loro non piace, semplicemente perché chi detta la linea politica, per la verità molto confusa, è Grillo ed ai ‘peones’, nelle faccende serie,  è lasciato solo il compito di votare, via web, le iniziative già prese e concluse dal capo e lo slogan ‘uno vale uno’ è una evidente falsità.

Teniamo presente che Grillo ha cambiato persino orientamento sulla questione delle dimissioni dei ‘rappresentanti del popolo’ raggiunti da un ‘avviso di garanzia’. Il  sommo  guru, infatti, ha rimangiato le proprie precedenti decisioni ed ora  chi è indagato non è più obbligato a dimettersi dalle pubbliche cariche. Deve  essere il garante del movimento, ossia lo stesso  Grillo, autentico Deus ex machina, od una combriccola di probi viri, nominati non si sa bene da chi e come, a decidere se è o no il caso che gli indagati si dimettano .Tra l’altro non è neppure stabilito un criterio  che indichi  quali comportamenti, azioni ed omissioni siano lesivi dei principi e dell’immagine del movimento. Peccato che questo sedicente garantismo, già di per sè  fasullo, sia anche viziato dalla mancanza di qualche procedura che assicuri la trasparente difesa dell’indagato, con l’aggravante che costui  debba informare del fatto un ente privato, la Casaleggio e Associati. In particolare, chiedo, a chi questo ente privato  dovrebbe rendere giuridicamente conto  delle sue eventuali manipolazioni? A me, tutto ciò, puzza molto di arbitrio e non di ‘garantismo’. Si dirà: ‘Piace ai grillini? Si godano queste situazioni!’. Potrei essere d’accordo se costoro, una volta conquistato il potere nazionale,  non volessero imporre questo sistema all’intera nazione italiana.

Tornando alla Raggi , ho sentito elogiarne il comportamento ‘coraggioso’ . Se anche così fosse, ricordo che , già 2500 anni fa, Euripide scrisse: “Che io non metta a comandare una armata od una città chi sia solo coraggioso. Dote imprescindibile sia la saggezza. Chiunque la possegga domini”. Non mi sembra che la Raggi, per le ragioni che ho citato, abbia mostrato una grande saggezza. Il fatto è che chi vuole governare un comune qualsiasi, non solo quello di Roma e, addirittura, uno stato, deve avere dei progetti molto precisi e contare, per applicarli, su persone adeguatamente preparate, oltre che oneste.  Purtroppo io, francamente,  non ho ancora capito cosa proponga il M5S per dare maggiore stabilità al governo, per svincolare dalla ‘politica’ quella burocrazia che, grazie ai suoi alti papaveri, troppe volte riesce a bloccare od a ritardare l’applicazione delle leggi e le direttive del governo, ma anche dei governatori delle regioni e dei sindaci. Tutte questioni che ben si articolano con gli intrighi della partitocrazia e per le quali un movimento anti sistema dovrebbe  offrire una soluzione. Non ho neanche capito cosa proponga per svincolare completamente la magistratura dalla politici. Personalmente, infatti, sono convinto che il giudice, come il poliziotto, dovrebbe applicare la legge secondo la volontà del legislatore e, quindi, non dovrebbe avere alcuna dipendenza dai maneggi dei politicanti. Perciò penso che il sistema italiano lasci molto a desiderare, malgrado le espressioni contrarie, e che debba essere profondamente riformato. Simili convinzioni sono state espresse anche pubblicamente da chi ha sostenuto che certe branche della magistratura politicizzata  stiano artatamente rendendo la vita difficile alla Raggi ed al suo ‘entourage’. Purtroppo,  forse per mia ignoranza, non vedo da parte del M5S delle proposte tese a migliorare la giustizia e a svincolarla dall’uso politico. Vi sembra roba da niente? Non credete, invece,  amici che leggete, che occorrano progetti chiari su tutte queste faccende perché non si possono lasciare le cose come stanno ma occorrono regole  ed orientamenti su come gestire lo stato od un comune grande o piccolo , e non affidarsi all’improvvisazione?

Certo  condivido molte delle ‘lagnanze’ dei M5S contro gli sprechi delle amministrazioni, i vitalizi favolosi, le pensioni faraoniche etc. D’altra parte è facile condividere  tutte queste proteste e non le condivide solo chi  gode dei privilegi del sistema. Purtroppo, però, se non si  riformassero le istituzioni e se non si modificasse ‘realmente’ la Costituzione non si risolverebbe niente. Infatti , anche supponendo che i grillini, andando loro al governo, riducano qualche spreco, o, persino, molti sprechi e favoritismi,  se non si modificassero  in modo radicale e definitivo le strutture giuridiche e politiche, passata la sbornia, si potrebbe tranquillamente tornare alle vecchie abitudini spenderecce, goderecce e clientelari. Francamente non ho neanche capito come il M5S intenda affrontare il problema delle migrazioni e quale sia la sua politica internazionale, in particolare  quella che riguarda i rapporti con gli USA, la Russia, la Siria, la Libia ed il Terzo mondo africano. Del modo grottesco in cui tratta le questioni europee ho già detto poco più su. Può darsi che io sia poco informato anche se ho chiesto direttamente delucidazioni ad un  noto personaggio del M5S fin dal febbraio del 2015 ed ancora non ho avuto risposta. Tornando alla Raggi, capisco che la Virginia debba sopportare un fardello che le arriva da Veltroni, Alemanno, Marino etc. Proprio per questo mi sarei aspettato che avesse affrontato la situazione con una ‘squadra ‘ precostituita e formata di competenti ed onesti, da lei ben valutati e conosciuti, piuttosto che buttarsi allo sbaraglio, improvvisando incarichi e soluzioni.

Certo, anche io preferisco un amministratore che sbaglia ad uno che sappia fare, ma che agisca per scopi personali o di una cerchia ristretta di amici. E’ umanamente impossibile, inoltre, non sbagliare ma un amministratore di Roma  che va avanti improvvisando di volta in volta non mi sembra il massimo della serietà.  E’ anche vero che persino Trump  stia preparando ora, mentre scrivo,  la squadra di governo. Ma lui non è ancora in carica, è solo designato , e quando assumerà l’incarico la squadra sarà sicuramente completata. Esattamente il contrario di come ha proceduto la Raggi. Come vedete, finora  me la sono presa col M5S. Comunque ne ho anche per gli altri, che mi fanno profondo ribrezzo. Infatti ho la sensazione che, malgrado tutto quanto hanno di negativo e per quanti errori facciano e in quante contraddizioni cadano, i grillini non perderanno manco un voto e potrebbero andare al governo! Perchè? perché sono gli unici che gridano contro un sistema allo sfascio, in cui troppi maiali conservano i loro privilegi , alla faccia dei morti di fame, dei disoccupati , degli imprenditori che falliscono e dei giovani senza futuro. Tutti gli altri, infatti, destra e sinistra, passando per il centro,  si sono logorati dando vita a governi che non hanno saputo risolvere la crisi del sistema. Si sono insozzati con gli scandali, gli intrallazzi bancari e no e con le mangerie più sporche. Perciò , o da qualche parte viene fuori qualcuno con idee e proposte profondamente innovative e non compromesso con i precedenti governi e col ‘sistema’, o vincerà Grillo o chi ‘per lui’.

Tanto per concludere, trovo contrario alla libertà di espressione che un gruppetto di euroburocrati individuino e censurino , a loro insindacabile arbirtrio, ciò che vogliono propinarci come vero  o  come falso. Questo tipo di censura non è stato proposto  dai grillini. Loro, però, hanno proposto che una ‘giuria popolare’ censuri e punisca coloro che raccontano balle. Ovviamente trovo molto pericoloso che un movimento politico che potrebbe governare l’Italia avanzi simili richieste. Infatti tutti i sistemi totalitari hanno preferito mettere  il bavaglio alla libera espressione degli avversari accusandoli di distorcere la verità anziché sputtanarli e dimostrare le falsità. Perché il M5S dovrebbe fare eccezione? Forse perché, autoreferenzialmente,  crede  che i suoi uomini siano migliori e più puri  degli altri o perchè   probabilmente ,se  vincerà le elezioni ,crederà di rappresentare tutte le virtù, e solo le virtù,  del nostro popolo? A me, invece,  poco  importa se quel partito dovesse afferrare  il potere anche in modo plebiscitario. Anche il fascismo ed il nazismo  occuparono il potere democraticamente. A me, piuttosto,  non sta bene che si instauri una dittatura, neppure se ciò dovesse avvenire democraticamente e neppure se fosse   di tipo ‘orwelliano’.

 

17 Gennaio 2017