«La grande chimera della rotatoria sulla strada dei due mari»

L'opinione di Mario Piras, Presidente provinciale della Confartigianato Sassari

Correva il mese di dicembre 2010 ed un articolo giornalistico titolava così: “Strada “dei due mari”: una rotatoria per rendere più sicuro l’accesso all’aeroporto”. Ma mentre l’Anas cercava di concretizzare il progetto per la nuova strada a quattro corsie per Alghero, la Provincia di Sassari decideva di “mettere mano al portafogli per consentire un balzo nel futuro ad una delle principali arterie della sua vastissima rete viaria”. La speranza era di vederla completata entro il 2011. La Giunta provinciale licenziava la delibera approvando il finanziamento necessario per la realizzazione dell’opera per la quale era già in corso il progetto esecutivo e dallo stesso Ente intermedio commentavano cosi: “si tratta di un intervento tanto atteso quanto necessario per ragioni di sicurezza ma non solo, dato che si tratta di uno dei principali accessi all’aeroporto internazionale Riviera del Corallo”. Dove sono finite le risorse destinate alla realizzazione dell’opera? Un’opera estremamente necessaria per scongiurare pericoli di scontri e danni a veicoli e persone per il continuo e crescente flusso di mezzi pesanti che quotidianamente raggiungono la zona Artigianale Ungias Galantè e non solo. Passano ancora gli anni e arriva la notizia – fine 2013 – dell’approvazione da parte della giunta provinciale del progetto definitivo della rotatoria. E nel febbraio 2014 la Giunta provinciale dice sì al progetto esecutivo. Nel giugno dello stesso anno si apprende dalla stampa e dallo stesso sito della Provincia di Sassari: “aggiudicati i lavori, presto il cantiere”. L’appalto viene affidato all’impresa Ledda Costruzioni di Santa Maria Coghinas. Al tempo commentai: “… auspichiamo che questa approvazione possa imprimere una decisa accelerazione all’iter per la realizzazione dell’agognata rotatoria a beneficio non solo gli artigiani che vi transitano per raggiungere le rispettive attività, ma anche per tutti gli altri automobilisti che quotidianamente percorrono quel pericoloso tratto di strada”. Tutte queste premesse per raccontare che tale opera è rimasta nel libro dei sogni della Provincia di Sassari e che non vi è più traccia neanche delle risorse pubbliche destinate a quest’opera. Di chi la responsabilità? Confartigianato ha sollecitato più volte ed ha vigilato affinché l’opera venisse realizzata nei tempi giusti ma tutto è rimasto al palo. L’Associazione degli Artigiani da sempre aveva chiesto che quell’arteria venisse messa in sicurezza. Abbiamo compreso le ragioni per il rinvio dell’accantieramento dell’opera dalla primavera all’autunno al fine di evitare disagi e problemi di congestionamento del traffico durante il periodo estivo, forse la comprensione del rinvio con la Provincia è stato fatale. Come Confartigianato siamo in attesa di avere delle risposte certe sull’esecuzione dell’opera necessaria e indispensabile anche per l’economia del territorio.

Mario Piras, 13 Marzo 2015