Ironman ad Alghero, Fratelli d’Italia all’attacco: “Un milione di euro? Scelte incomprensibili”

“Fondi per l’Ironman, ma il canile aspetta da anni”: Fratelli d’Italia chiede chiarezza e confronto con la città

Un milione di euro in tre anni, a carico del bilancio comunale, per portare il mondiale di Ironman ad Alghero. La cifra, che l’amministrazione Cacciotto sarebbe pronta a impegnare per sostenere l’evento sportivo, scatena la dura reazione del consigliere comunale Alessandro Cocco (Fratelli d’Italia), che solleva interrogativi su opportunità, trasparenza e priorità.

“Una somma monstre – denuncia Cocco – che non può non far sorgere dubbi sulla reale utilità pubblica dell’investimento, specie se messa a confronto con altre emergenze che la città si trova ad affrontare da tempo, a partire dall’acquisto del canile comunale, ancora bloccato.”

Nel mirino del consigliere anche le modalità di finanziamento dell’operazione. Secondo quanto trapelato, l’amministrazione starebbe valutando di raddoppiare l’imposta di soggiorno per le strutture extralberghiere. “Un provvedimento impattante per l’intera filiera turistica – sottolinea Cocco – portato avanti senza alcun vero confronto con gli operatori, che da anni chiedono maggiore trasparenza e condivisione sulle scelte legate a quella risorsa.”

Il clima in maggioranza, intanto, si fa rovente. “Pare che in queste ore i telefoni dei consiglieri siano bollenti, tra pressioni e tentativi di convincimento – rivela il consigliere – e non si esclude una riunione ad hoc tra organizzatori e capigruppo per ‘spiegare’ la portata dell’iniziativa. Una solerzia che raramente abbiamo visto in altre circostanze”.

Per Fratelli d’Italia non è l’evento in sé a essere messo sotto accusa, quanto piuttosto il metodo e le scelte politiche che lo accompagnano. “Il triathlon è uno sport affascinante, ma di nicchia – afferma Cocco – e ci chiediamo se davvero un’iniziativa con un pubblico così ristretto possa giustificare un investimento di quasi un milione di euro. Anche perché precedenti esperienze, come il mondiale di triathlon e la Supercoppa di beach soccer, non hanno prodotto ricadute significative in termini di pubblico e promozione.”

Da qui l’appello finale alla giunta: “Non siamo contrari agli eventi sportivi, ma chiediamo trasparenza totale, un confronto aperto con la città e una seria analisi costi-benefici. L’amministrazione ha il dovere di rispondere pubblicamente prima di impegnare cifre tanto rilevanti. I soldi dei contribuenti algheresi non possono continuare a essere spesi senza un piano e senza rendicontazione.”

3 Settembre 2025