Incontro Mondiale delle Religioni, seconda giornata intensa di dialogo
Abbattere i muri della diffidenza e della conflittualità e confrontarsi nel nome dei valori comuni di tutte le religioni, a partire da fratellanza e pace. In queste parole è riassunto il contenuto della seconda giornata dell’Incontro mondiale delle religioni in dialogo per l’umanità, ospitato nella chiesa del Santissimo Crocifisso dell’antico e suggestivo borgo di Galtellì, un’occasione unica di dialogo fra religioni in una terra ideale e intrisa di spiritualità, la Sardegna, da sempre crocevia di popoli. Un appuntamento, organizzato da Regione Sardegna, Commissione paritetica interparlamentare per i rapporti tra cultura e politica, amministrazione comunale di Galtellì e Comitato ‘Los Milagros del Cristo’, che potrebbe segnare una tappa fondamentale nel percorso di confronto stabile e permanente tra le religioni: domani, infatti, è prevista la sottoscrizione di un documento che consoliderà l’attività della Confederazione mondiale delle religioni, che ha sede a Roma, perché diventi punto di riferimento permanente (una sorta di ‘Onu delle religioni’).
Nel corso della giornata, dopo gli interventi istituzionali di saluto, si sono avvicendati come relatori i rappresentanti delle grandi religioni monoteiste del mondo (cattolicesimo, ortodossia, protestantesimo, islamismo, ebraismo, buddismo, induismo e taoismo) su grandi temi spirituali e dell’umanità. Così come ieri, tre le sessioni di lavoro svoltesi oggi: ‘Il dialogo tra le religioni, le culture e le istituzioni’, nella quale si è dibattuto su un nuovo traguardo che si prospetta per religioni, culture e istituzioni, ossia originare una nuova cultura che consenta di individuare valori che annullino la drammatica crisi contemporanea; la quinta ‘L’uomo al centro dell’Universo, teso verso la fraternità’, nella quale l’attenzione è stata è posta la “persona umana” espressa come centro dell’Universo, che realizza finalmente l’autentica fraternità fra gli uomini; infine, una sessione speciale ‘Il dramma dei Cristiani nel Medio Oriente’, moderata da Shaykh Abdal Walid Pallavicini, che mette in pratica il tema della sessione precedente, l’autentica fraternità: per farlo invita tutte le persone figlie delle religioni a costruire un percorso di attenzione, rispetto e reciproca testimonianza, che consenta a tutti i popoli di respirare una vita degna. Al termine della sessione e della giornata è stato firmato un documento dalle autorità religiose e istituzionali per un comune impegno nei confronti dei problemi del Medioriente.
Durante la cerimonia di apertura, venerdì, l’assessore regionale Luigi Crisponi e il direttore dell’agenzia Sardegna Promozione Mariano Mariani avevano sottolineato che “l’evento rappresenta un momento profondo di riflessione e confronto, un’occasione per rivolgere un messaggio di pace a tutto il mondo nel solco dell’invito pronunciato da Papa Francesco” e “un ulteriore tassello nel percorso, avviato e strutturato dalla Regione, di valorizzazione della cultura religiosa legata a valori caratteristici sardi quali devozione, confronto e accoglienza”. A Galtellì sono presenti circa 50 tra le più rappresentative personalità delle comunità religiose provenienti da tutti i continenti e ad assistere anche ieri un pubblico oltre ogni previsione, nonostante la pioggia battente, che ha affollato la Chiesa del Crocifisso e le altre sale adibite coi maxi schermi.
Oggi ultimo intenso giorno dell’Incontro mondiale con la Via lucis lungo i tornanti del monte Tuttavista, presieduta dal vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia, la Santa Messa, presieduta dal cardinale Jean – Lois Tauran, e la firma del documento della Confederazione mondiale delle religioni.