Il Pd interviene sulla querelle Daga – Cacciotto

Arriva la nota a firma della segreteria del Pd che interviene in merito alle affermazioni dell'assessore Cacciotto e fa alcune precisazioni

“Le recenti dichiarazioni dell’assessore Cacciotto che tacciano l’assessore e consigliere comunale del PD Enrico Daga di aver strumentalizzato la triste vicenda dell’istallazione di una antenna telefonica presso la piazza di S.Agostino, ci impone di fare alcune lucide riflessioni: Trasparenza, condivisione, partecipazione. Questo il mantra della campagna elettorale del sindaco espressione della omonima lista civica “Per Alghero con Mario Bruno”. Un ritornello ed uno stile che lega l’attuale amministrazione alla precedente (al netto dei periodi commissariali).

In entrambe i casi la realtà dei fatti ha smascherato un atteggiamento, a dir poco, subdolo. Non è un caso del resto che l’attuale sindaco Bruno si fece garante presso gli algheresi per l’elezione del precedente Primo Cittadino la cui esperienza amministrativa tutti sappiamo com’è andata. Oggi assistiamo, purtroppo, alle nefaste avvisaglie, ad un drammatico fil rouge che ci riporta indietro ad un recente passato della vita amministrativa della nostra città.

Il modus operandi resta il medesimo: un’ amministrazione che si rivela totalmente sbilanciata in un radicalismo ed un integralismo che ha poco a che fare con quelle che dovrebbero essere le reali esigenze della città e che agiscono sempre con l’utilizzo tipico dei “due pesi e due misure”.

Un esempio lampante di questo modo di “maneggiare” la cosa pubblica è proprio lo scandalo dell’antenna a Sant’Agostino, luogo in cui al posto di un apparato che emette radiofrequenze dovrebbero sorgere aiuole, panchine, altalene e scivoli. Da anni, infatti, proprio quel quartiere, è stato oggetto di una miriade di incontri organizzati dallo stesso Bruno al punto di rappresentarne un consistente bacino di voti anche per alcuni suoi stretti collaboratori politici.

Oggi quel quartiere, per tutta risposta, si trova a dover subire un’affronto senza precedenti. Anzichè diventare un presidio a “misura di bambino”, come sbandierato in campagna elettorale, a pochi metri da case, scuole, asili, dalla chiese di Sant’Agostino e Santissimo Nome, verrà posizionata un’antenna i cui effetti negativi sulla salute delle persone, nonostante i numerosi studi, non sono ancora stati scongiurati del tutto. In tutto questo, il solerte (ma solo nel difendere il suo mentore) Cacciotto, ripete “a pappagallo” che oramai non si può fare più niente. No!

Rispondiamo assolutamente: No! Questo non è amministrare una città.

Noi chiediamo con forza che il sindaco riferisca alla collettività se, anche attraverso il pagamento di una penale, sia possibile rescindere dal contratto. Se così fosse siamo perchè la si paghi! Ma diciamo con decisione no all’antenna in Largo Ballero. E’ impossibile che una pubblica amministrazione abbia le mani legate difronte ad un privato, soprattutto quando una concessione leda oggettivamente i diritti inalienabili dei cittadini di fruire di una pubblica piazza.

Si facciano tutti gli sforzi per agire in regime di autotutela. Pretendiamo che vengano battute tutte le strade, non è accettabile questa incomprensibile e strana resa. In campagna elettorale, pur sapendo che ci sarebbero state notevoli difficoltà a governare Alghero, ci hanno dipinto un futuro fatto di sogni e colori, mentre oggi ci scontriamo con una realtà tutt’altro che lieta e gioiosa soprattutto per i nostri cittadini più fragili che, trascorsi oramai quasi sei mesi dall’insediamento del sindaco Bruno, non trovano risposte nelle più impellenti esigenze legate principalmente alla creazione di occasioni di sviluppo e di conseguenti posti di lavoro.

Nonostante il quotidiano resoconto su facebook siamo davanti ad una situazione piuttosto ingessata anche se c’è chi prova a negarlo con tutti i mezzi, tacciando negativamente qualunque voce contraria. Il Partito Democratico non è disposto ad abbassere la guardia. Staremo sempre attenti a segnalare le incongruenze di un’amministrazione che, forse, non si è ancora resa bene conto del compito assegnatogli da una parte degli algheresi”.

 

21 Novembre 2014