Il cambiamento degli uomini : realtà virtuali, chat e psicologi pieni di soldi

Danni irreparabili delle realtà virtuali. Le persone stanno cambiando modi di vivere e atteggiamenti.

“Toglietemi tutto, ma non il mio cellulare” Un piccolo rettangolo di microcip che contiene informazioni per molti segretissime che è meglio non scoprire. Il telefono sta diventando un perfetto sostituto del partner o di un amico: ci giochi, ci mangi a tavola, ci ridi, ci piangi, ci dormi e ti diverti amoreggiando. Uomini e donne succubi di una scatola magica che sta distruggendo i rapporti familiari, che annienta il dialogo con la coppia, che diventa un sostituto della realtà senza alcuna controindicazione apparente. Tu accendi il telefono e lo spegni. Ma il danno irreparabile lo si provoca ogni giorno. I dati che arrivano dalle agenzie di comunicazione sono allarmanti: aprescindere dal fatto che molte persone trovano rifugio in chat come watsapp o facebook senza sapere che la loro privacy è spiabilissima da qualsiasi applicazione che viene installata sul proprio telefonino e della quale noi non leggiamo quasi mai le condizioni di utilizzo; è sconvolgente il fatto che la maggior parte dei litigi, dei divorsi, dei problemi familiari, della fine dei legami è dovuta all’utilizzo di queste applicazioni. Tradotto: l’uomo è talmente succube di queste realtà virtuali apparentemente piacevoli, che rinuncia a vivere gli affetti e le emozioni reali accontentandosi di fantasticare sul web. La tecnologia,non è più usata a supporto dell’uomo ma per la sua distruzione, non tanto fisica (non è da sottovalutare il tempo che noi sprechiamo seduti o sdraiati con il telefono in mano, ore e ore), quanto mentale. Lo dimostra non solo il super lavoro di psicologi o psicoteraputi, ma anche una delle ricerche più frequenti su internet in materia di relazioni e psicologia. Gran parte degli utenti del web cercano confroto e consigli di specialisti via internet. E i dati sono allarmanti.  La tecnologia si evolve e l’uomo al contrario inizia il processo di involuzione. Questo è ciò che succede nei tempi nostri, se disabilitiamo il cervello per accenderlo solo sul web.

Redazione, 14 Marzo 2014