“Ieri mi hanno uccisa perché viaggiavo da sola”. Il post diventa virale in tutto il mondo

Guadalupe Acosta, una studentessa paraguaiana, ha raccontato il tragico omicidio di due ragazze, uccise perché "viaggiavano da sole".

Lei si chiama  Guadalupe Acosta, è una studentessa paraguaiana e molto probabilmente quando alcuni giorni fa ha scritto un post su facebook non sapeva che avrebbe innescato un dibattito internazionale sul diritto delle donne di viaggiare da sole e di farlo in sicurezza. “Ayer me mataron”, ieri mi hanno uccisa: sono queste le prima righe di una riflessione affidata al social network in cui Guadalupe racconta l’omicidio di Maria Coni e Marina Menegazzo, due turiste argentine uccise a fine febbraio mentre viaggiavano insieme in Ecuador, zaino in spalla. Ad ucciderle due uomini, che prima si erano offerti di ospitarle. Un episodio orribile, che pure ha visto qualcuno sostenere che in fondo quelle due ragazze se l’erano un po’ cercata, in quanto non avrebbero mai dovuto viaggiare da sole. Un punto di vista che tradisce una visione “proprietaria” delle donne.

https://www.facebook.com/guadalupe.acosta.58/posts/10207451024425690?pnref=story

Il post di Guadalupe è stato condiviso oltre 700mila volte, ed ha dato vita a un dibattito accesissimo con l’hashtag #Viajosola, diventato rapidamente trending topic. “Ieri mi hanno uccisa… ma peggio della morte è stata l’umiliazione che è venuta dopo. Non mi sono fatta toccare e mi hanno spaccato il cranio. Mi hanno accoltellata, lasciandomi morire dissanguata. Mi hanno avvolto in un sacco nero, sigillato con il nastro adesivo e il mio corpo è stato abbandonato sulla spiaggia, dove sono stata ritrovata dopo qualche ora”. Il post dà voce a Maria e Marina.

“Ma peggio della morte è stata l’umiliazione che è venuta dopo”. “Come eri vestita? Perché eri da sola? Sei andata in un posto pericoloso? Perché una donna viaggia sola, senza essere accompagnata?”. Non vengono risparmiate le accuse ai genitori, “per non avermi tarpato le ali, per avermi lasciato essere indipendente”. Marina e Maria avevano 21 e 22 anni quando avevano deciso di andare in vacanza  a Montanita. Stando a quanto ricostruito dalla polizia erano rimaste senza soldi ed avevano accettato l’offerta di due ragazzi di un posto dove trascorrere la notte. I loro corpi sono stati ritrovati chiusi in un sacco. I due uomini hanno confessato l’omicidio, ma ciò non è bastato ad evitare insinuazioni e incredibili accuse alle due giovani.

Tratto da www.fanpage.it ©

 

D.F., 12 Marzo 2016