I veterinari della Asl di Sassari al Congresso Mondiale di Dublino

Il Distretto del Goceano sarà oggetto di studio al prossimo Congresso Mondiale di Dublino quale modello virtuoso di gestione di un’epidemia di Tubercolosi Bovina.

Gli specialisti Veterinari di Sanità Animale del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari, parteciperanno al Congresso mondiale di Buiatria che si svolgerà a Dublino dal 3 al 8 Luglio 2016 con due elaborati che sono stati ammessi al Congresso dal Comitato Scientifico Internazionale. I due elaborati trattano due argomenti di stretta attualità, uno sulla Tubercolosi Bovina e uno sulla Blue Tongue e raccontano due diverse esperienze di modelli di gestione di importanti emergenze sanitarie che i Veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale hanno dovuto affrontare nei confronti di due malattie infettive ad alto impatto socio-economico.

In particolare è stato apprezzato il caso dell’epidemia di Tubercolosi Bovina da mycobacterium bovis, che dopo alcuni casi riscontrati nel 1998 in Sardegna, tra il 2007 e il 2012, ha visto nella zona del Goceano, individuare, grazie al lavoro dei veterinari della Asl di Sassari , 75 allevamenti sede di focolaio da Micobacterium bovis che ha coinvolto 11 comuni. Il sistema d’identificazione bovina, la frammentazione aziendale, l’utilizzo comune dei pascoli pubblici con conseguente promiscuità tra bovini di diverse aziende e tra bovini e cinghiali e i limiti nell’utilizzo della sola prova della intradermoreazione con tubercolina nei focolai, sono state alcune delle importanti criticità riscontrate nel territorio goceanino.

Nell’elaborato sono state descritte le misure correttive adottate quale modello dal Servizio Veterinario per ridurre i fattori di rischio e consentire una rapida azione di risanamento degli allevamenti bovini. L’area interessata, estesa anche ai comuni di Pattada e Nughedu, è stata identificata dalla Regione Sardegna quale Zona di Attenzione con 525 aziende bovine e oltre 11.000 capi. La zona è stata sottoposta ad azioni straordinarie che hanno previsto un potenziamento dei controlli veterinari, l’uso di tecnologia innovativa con identificazione elettronica dei capi, georeferenziazione delle aziende delle pertinenze private e dei pascoli comunali, l’uso di software dedicati per tracciare le movimentazioni dei bovini e l’uso di tecniche di laboratorio aggiuntive per rafforzare il sistema diagnostico.

Tutti i capi sono risultati positivi alla intradermo-reazione (ppd bovina) e al gamma-Interferon sono stati macellati. I controlli sono poi stati estesi, nel corso delle stagioni venatorie, anche al cinghiale importante bio-indicatore dello stato di contaminazione del territorio da Mbovis. Questo nuovo modello di gestione nell’ emergenza ha consentito il risanamento dal Mycobatterium bovis nel patrimonio zootecnico di quel territorio. Attraverso questo sistema i 75 focolai aperti dal 2007 in poi sono stati progressivamente revocati sino al dicembre del 2010 quando solo 3 risultavano ancora in essere.

Nel 2015 sono stati sottoposti alla prova della tubercolina oltre 9 mila capi in 509 aziende senza alcun riscontro di positività a Mbovis e quindi si può definire risanato il territorio del Goceano da Tubercolosi Bovina. “Un risultato straordinario ottenuto grazie alla professionalità, impegno e competenza del personale veterinario, tecnico, amministrativo e degli operatori dell’anagrafe zootecnica, dei Servizi Veterinari ma soprattutto alla fattiva collaborazione degli allevatori, delle loro associazioni di categoria e delle amministrazioni locali” – spiega Francesco Sgarangella, Direttore del Servizio veterinario di Sanità Animale, – “che hanno consentito il risanamento dal mycobacterium in così breve tempo, nel territorio del Goceano. Un successo ottenuto anche grazie al coordinamento del responsabile del distretto di Bono Tore Bellu appena andato in pensione dopo 35 anni di servizio nella sanità pubblica veterinaria”.

27 Febbraio 2016