Giunta Todde, Satta lascia l’Agricoltura: dimissioni per instabilità politica

Finisce l'esperienza di Gian Franco Satta: "Non avevo più copertura politica". La Giunta Todde è alle prese con un braccio di ferro interno e il rischio concreto di perdere altri pezzi.

Un inatteso scossone ha investito la maggioranza che sostiene la Giunta regionale guidata da Alessandra Todde. L’Assessore all’Agricoltura, Gian Franco Satta, ha formalizzato oggi le sue irrevocabili dimissioni, ponendo fine con effetto immediato al suo mandato e innescando un’accelerazione della crisi politica che da tempo covava nel sottobosco dell’esecutivo. La mossa di Satta, che giunge dopo mesi di dissidio con la sua formazione d’origine, i Progressisti, è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa.

L’ex titolare del dicastero dell’Agricoltura ha giustificato il suo passo indietro denunciando apertamente la fragilità della sua posizione e la carenza di una solida base politica a sostegno della sua azione. Nonostante Satta abbia rivendicato i risultati conseguiti sotto la sua gestione, la definitiva rottura con il gruppo dei Progressisti ha palesemente reso insostenibile la sua permanenza nel Gabinetto Todde.

L’uscita di scena dell’Assessore Satta pone ora la Presidente Todde di fronte alla ineludibile necessità di un riassetto della sua squadra. La casella lasciata vuota dall’Agricoltura apre un dibattito serrato sulle prossime contromosse della maggioranza. L’episodio ha fatto suonare un campanello d’allarme, alimentando il timore di perdere la poltrona anche tra altri componenti della Giunta, con l’Assessore Bartolazzi nel mirino delle speculazioni.

Per la successione al timone dell’Agricoltura, le attenzioni convergono in modo preponderante su Francesco Agus, attuale capogruppo dei Progressisti nell’Assemblea regionale. La sua designazione è ardentemente auspicata dai vertici del partito, che intendono così riaffermare la propria influenza e coprire lo spazio politico venuto meno.

Quanto a Gian Franco Satta, per il momento prenderà posto tra i non iscritti nel Gruppo Misto del Consiglio. Lo scenario più accreditato, che ridisegnerebbe gli equilibri interni della coalizione, lo vedrebbe presto approdare tra le fila del Partito Democratico (PD).

27 Novembre 2025