Giangrande, il carabiniere ferito da Preiti a Palazzo Chigi, tornerà a casa per Natale

Giuseppe Giangrande sta meglio e potrà trascorrere il Natale a casa insieme a sua figlia Martina. Si tratta del carabiniere 51enne ferito da Luigi Preiti lo scorso 28 aprile dinanzi a Palazzo Chigi. Era il giorno dell’insediamento del Governo Letta quando Preiti iniziò a sparare contro i militari a Roma. Giangrande fu ferito gravemente e ha lottato in ospedale tra la vita e la morte. È sua figlia Martina a dire, in un’intervista a La Nazione, che però adesso suo padre sta meglio e i medici hanno deciso che potrà lasciare l’ospedale. Potrà tornare nella sua casa di Prato tra il 5 e il 15 di dicembre e trascorrere le feste natalizie in famiglia. “È stata una bella sorpresa – ha detto la giovane – perché ormai pensavamo che prima del nuovo anno non saremmo tornati a casa. Ma il percorso adesso è delineato e per i sanitari si può lasciare Imola”. La ragazza ha raccontato che suo padre è contento, che in questo momento è allettato per un problema passeggero ma che nel complesso ha recuperato l’uso del collo, delle spalle, un po’ delle braccia e riesce a muovere il polso. Il prossimo anno Giangrande tornerà in ospedale per sottoporsi a un intervento che potrebbe restituirgli una qualche mobilità alle mani.

L’incontro con Preiti e la necessità di tornare a lavorare – Racconta Martina: “Ora ha bisogno di riposo per rinforzare ciò che ha conquistato in questi mesi di duro lavoro, con cinque ore di terapia al giorno. All’inizio ci avevano prospettato la possibilità che rimanesse in quelle condizioni, invece se è migliorato così tanto è perché è uno tosto. E io, come diceva mia mamma, ho preso da lui”, racconta ancora la figlia del carabiniere. La giovane, che per stare vicina a suo padre aveva dovuto lasciare il suo lavoro, ha anche detto che presto tornerà a lavorare: “Non so ancora quando, dove e come, ma dovrò farlo, in qualche modo si deve andare avanti”. E ha parlato anche dell’attentatore Luigi Preiti che ha quasi ucciso suo padre: Martina è andata alla prima udienza del processo che si svolge a Roma: “Eravamo a pochi passi, ci siamo guardati negli occhi. Non mi è sembrato un pazzo: uno può essere arrabbiato, depresso, ma se è pazzo lo si vede dagli occhi”.

Tratto da www.fanpage.it ©

8 Novembre 2013