Frecciata dell’Enac a Ryanair: «fugge da Alghero ma non per le tasse»

Il presidente dell’Ente nazionale di aviazione civile vede la situazione dello scalo algherese sotto un'altra prospettiva. Lo ha spiegato ieri durante il convegno sul sistema dei trasporti isolano e le sue prospettive organizzato dal Partito Democratico presso l'Hotel Catalunya di Alghero.

«Serve unire il sistema aeroportuale sardo con urgenza». Lo ha detto ieri (lunedì) il senatore Silvio Lai durante il convegno sul sistema dei trasporti isolano e le sue prospettive organizzato dal Partito Democratico presso l’Hotel Catalunya di Alghero. Nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato, fra gli altri, il presidente dell’Enac (Ente Nazionale di Aviazione Civile) Vito Riggio e Salvatore Tomaselli, capogruppo del Pd nella Commissione Industria e Turismo del Senato, si è parlato della necessità di rivoluzionare il sistema dei trasporti isolano e, naturalmente, anche del caso Ryanair. La compagnia low cost, infatti, dopo aver deciso di cancellare 14 voli da e per l’aeroporto Riviera del Corallo per i mancati contributi co-marketing dal 2014, ha minacciato l’addio dallo scalo algherese il Governo non taglierà il recente aumento delle tasse d’imbarco. Per il presidente dell’Enac la fuga annunciata del vettore irlandese non è dovuta all’aumento. «Altrimenti – ha sottolineato Riggio – Ryanair dovrebbe lasciare tutti gli scali italiani. Dire che non si viene in Sardegna per 2 euro e 50 è inaccettabile, o vale per tutti gli aeroporti italiani oppure si dica qual’è il problema».

Il presidente dell’Ente nazionale di aviazione civile vede le scelte del Governo e della Regione sotto un’altra ottica, diversa sicuramente da coloro che attribuiscono la colpa della crisi dei voli sardi alle politiche dei trasporti attuate dalla Giunta Pigliaru. «Riteniamo da tempo che piccoli aeroporti come Alghero, Cuneo, Crotone o Trapani sarebbero stati destinati a chiudere perché per fare investimenti e avere grandi reti di distribuzione di traffico ci vogliono denari. Gli enti locali, cui maldestramente sono stati affidati gli aeroporti, non hanno fatto altro che ricapitalizzare e solo ora emerge il bisogno di individuare solidi partner industriali. Questo fatto ha esposto il sistema a ricatti e monopoli» – ha dichiarato.

14 Giugno 2016