Festivalguer 2012 XII Edizione, 7 e 8 Settembre

Al Festivalguer il viaggio fantastico nella musica tradizionale del Marocco e dei ritmi africani di Trinidad, fino alle contaminazioni con i ritmi latinoamericani, caraibici, jazz e folk in una straordinaria commistione di ritmi e generi musicali per il gran finale di questa dodicesima edizione. Ad Alghero in piazza Pino Piras alle 21.00 si terranno i concerti di Aziz Sahamaoui il 7 settembre, e Anthony Joseph&The Spasm Band l’8 settembre: un viaggio tra le culture del sud del Mondo, depositarie di tradizioni millenarie, in cui trovare nuove storie, racconti di anime e popoli, inedite avventure vissute con nuovi occhi, per ascoltare ed esplorare il senso della vita, mettere a confronto lingue, esperienze, emozioni, progetti, desideri, usi e costumi, per un dialogo sempre più interculturale e di grande arricchimento. L’ingresso per entrambi i concerti è gratuito.

Aziz Sahmaoui
Dal Marocco e dal Senegal il magico viaggio tra Gnawa Trance e i ritmi africani fa tappa al Festivalguer con la carismatica energia di Aziz Sahmaoui, musicista e voce straordinaria di Marrakech che si accompagna con il ngoni, liuto caratteristico del Mali, che vanta nel carnet delle sue collaborazioni il leggendario Joe Zawinul, mentre tra i suoi produttori Martin Meissonnier, uno dei più grandi della scena world music che ha realizzato lavori con alcuni dei grandi nomi come Fela, King Sunny Adè, Papa Wemba, Alan Stivell e Seunkuti. Originario del Maghreb, Aziz in questo progetto in sestetto con la University of Gnawa torna alla sua infanzia, a Marrakech, dove è cresciuto, centro del melting pot culturale delle diverse tribù del paese, e in cui la musica gnawa invade piazza Jemaâ el Fna tutte le sere, non solo per il piacere dei turisti, ma soprattutto per quello dei marrachki (i locali), per i quali rappresenta la musica del quotidiano. Negli anni ’80 infatti, dopo gli studi di letteratura, Sahmaoui si è trasferito in Francia dove è diventato uno dei fondatori e il compositore principale di un gruppo degli anni ’90 punto di riferimento della scena jazz e world music di Parigi: l’Orchestre National de Barbès. Con la sua “University”‘ fa gradito ritorno alle sue radici africane e al suono della musica gnawa, ma rivisita anche il reggae, le canzoni popolari, e gli affascinanti canti religiosi del repertorio tradizionale.
Sul palco: Aziz Sahmaoui – Voce solista, N’Goni, Mandola; Alioune Wade – Basso; Nenad Gajin – Chitarra; Adhil Mirghani – Percussioni; Mamoun Dehane – Percussioni; Guimba Kouiate – Chitarra, N’Goni, Tama.

Antony Joseph
Dall’epicentro multiculturale che è Trinidad nasce Antony Joseph, uno dei principali scrittori della nuova generazione, nonchè poeta, accademico e musicista, in arrivo ad Alghero con i suoi ritmi africani dal sapore caraibico per spasmi da posseduti, tra funk purissimo e agilità improvvisativa jazz. Joseph mette in musica i suoi versi, un soul che trae origine dai riti battisti di Trinidad ma anche raffinati ritmi tribali, allargando il proprio orizzonte verso icone afro come Fela Kuti e Mulatu Astatke, per una performance live letteralmente mozzafiato.

Musica per spasmi da posseduti. Anthony Joseph mette in musica i suoi testi colorati, intrisi di musica black e di impegno civile e politico, affidandone la parte musicale al gruppo The Spasm Band. E’ considerato dalla critica specializzata uno dei principali scrittori della nuova generazione, nonché poeta, accademico e musicista. Originario di Trinidad, inventa una esplosiva formula musicale: opera di un genio che scrive poesia come se fosse musica e musica come fosse poesia. Voodoo caraibico, funk purissimo e agilità improvvisativa jazz: un nuovo punto di riferimento della diaspora africana. Joseph mette in musica i suoi versi, un soul che trae origine dai riti battisti della sua città natale ma anche raffinati ritmi tribali, allargando il proprio orizzonte verso icone afro come Fela Kuti e Mulatu Astatke, per una performance live letteralmente mozzafiato.
Nato a Trinidad, vive nel Regno Unito dal 1989. È autore di tre raccolte di poesie, un album spoken word e un romanzo di culto afro-futurista (“The African Origins of UFOs”) edito da Salt Publishing nel 2006 e tre album meravigliosi con la Spasm Band (“Leggo de Lion”, 2007, “Bird Head Son”, 2009, e “Rubber Orchestras” 2011) che gli son valsi attenzione e fama internazionale. Nel 2004 è stato selezionato dall’Arts Council come uno dei 50 scrittori neri e asiatici che hanno dato il maggior contributo alla letteratura contemporanea britannica.

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6 Settembre 2012