Fertilia, il Comitato insorge: «non disposti a tollerare tutto»

Attraverso una lettera indirizzata al Prefetto di Sassari e al Sindaco di Alghero a nome della comunità giuliana, il presidente del Comitato di Quartiere Luciano Solinas si dichiara «pronto ad azioni di protesta pubblica eclatanti» per opporsi alla possibilità che l'Ostello della Gioventù, struttura di proprietà comunale, diventi centro di accoglienza per circa 140 rifugiati

Luciano Solinas, presidente del Comitato di Quartiere di Fertilia, attraverso una lettera indirizzata al Prefetto di Sassari e al Sindaco di Alghero a nome della comunità giuliana, si dichiara «pronto ad azioni di protesta pubblica eclatanti» per opporsi alla possibilità che l’Ostello della Gioventù, struttura di proprietà comunale, diventi centro di accoglienza per circa 140 rifugiati: «la comunità teme che anni di convivenza pacifica con la Comunità Rom abbiano fatto credere a qualcuno che siamo disposti a tollerare tutto». Di seguito il testo della missiva in versione integrale:

Abbiamo appreso nella giornata di ieri, che la Onlus Regina Margherita di Sassari, rappresentata dalla dottoressa Maria Luisa Ganadu, che gestisce già a Sassari un centro di accoglienza per rifugiati insieme alla SDP, ha partecipato ad un bando in Prefettura proponendo di accogliere 140 rifugiati nella struttura di proprietà Comunale adibita ad Ostello della Gioventù localizzata nella Città di Fondazione di Fertilia. A seguito di tale informazione la comunità di Fertilia ha manifestato la volontà di ribellarsi con tutte le sue energie di fronte ad una situazione che rischia di degenerare in episodi difficilmente gestibili sotto il profilo dell’ordine pubblico. In particolare riteniamo inammissibile che entrambe le strutture ricettive della nostra piccola cittadina (infatti l’Albergo Bellavista è chiuso da anni per diversi problemi), che lo ricordiamo ha poco più di 1000 abitanti, siano destinate ad ospitare nel complesso oltre 200 immigrati. Questo comporterebbe un tracollo sotto il profilo turistico e sarebbe una inammissibile opera di ghettizzazione della nostra comunità, che teme che troppi anni di convivenza pacifica con la Comunità Rom abbiano fatto credere a qualcuno che siamo disposti a tollerare tutto. Le nostre imprese vivono infatti di turismo e tale decisione porterebbe inevitabilmente al risultato di mortificare tutte le iniziative in tal senso. Peraltro siamo convinti che il Comune di Alghero, dopo anni di affidamento, debba rivedere la posizione dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù A.I.G. rispetto agli obblighi contrattuali assunti in fase di gara di assegnazione. Dubitiamo infatti che vi siano numerose inadempienze rispetto agli obblighi assunti ed in ultimo consideriamo non trasparente questo tipo di contratto che la stessa ha stipulato con la Onlus, affittando la struttura con la formula del “vuoto per pieno”, ritenendo che questo tipo di destinazione non sia compatibile con quanto prescritto in fase di affidamento. Per troppo tempo infatti la stessa AIG ha utilizzato lo spauracchio del licenziamento dei giovani locali che gestiscono in varie forme i servizi dell’Ostello per far recedere l’Amministrazione Comunale da azioni di revocatoria del contratto di affidamento a seguito del mancato rispetto degli obblighi contrattuali più volte evidenziati. Siamo quindi ad anticipare che la nostra Comunità è pronta ad azioni di protesta pubblica eclatanti per opporsi a tale affidamento, diffidando sin d’ora le Autorità preposte dal creare i presupposti per una situazione che, dopo trent’anni di Campo Rom, rischia ormai di diventare incontrollabile. Ci appelliamo quindi al buon senso delle Istituzioni invitando in primis il Sindaco di Alghero ed il Prefetto di Sassari a scongiurare in tutti i modi l’affidamento della struttura alla Onlus Regina Margherita, ed in seguito a garantire che Fertilia, dopo decenni in cui ha pagato un prezzo altissimo in termini di sviluppo turistico, possa legittimamente auspicare un futuro diverso. In mancanza avvisiamo sin da ora che saremo costretti a programmare ogni tipo di iniziativa possibile al fine di scongiurare tale situazione di vera e propria emergenza.

Redazione, 26 Marzo 2015