Eva Bianchi: le verità nascoste sulla cagnetta morta

Eva Bianchi: " Se il comune si è attivato subito, perché non è intervenuto in tempi brevi per recuperare i cani, evitando così la morte di uno di essi?

Dopo tutte le polemiche sollevate intorno al caso della cagnolina morta impiccata a Trinità d’Agultu, e soprattutto dopo le accuse rivolte alla nostra associazione da parte della sig.ra Lanciotti, senza averci mai inviato una comunicazione per sapere come avessimo avuto la notizia, e quindi mettendo in dubbio il nostro operato e la veridicità di quanto da noi denunciato, ci sembra doveroso replicare nuovamente. Prima di continuare, vi invitiamo a leggere copia della mail inviata dalla dott.ssa P. Fois a un’altra nostra volontaria che, come già detto, conferma la versione da noi raccontata e riportata alla stessa dott.ssa dalla sig.ra Miriam Prunas. Nell’ultima nota stampa della sig.ra Lanciotti, leggiamo che quest’ultima, dopo aver fatto ulteriori indagini (che ci permettiamo di dire avrebbe potuto fare molto prima invece di sparare a zero contro la nostra associazione, e inventare scenari apocalittici atti, a suo dire, a infangare il nome della nostra terra, dove tra l’altro lei nemmeno vive), ha scoperto che chi ha raccontato bugie è la sig.ra Miriam, sempre a suo dire “a fin di bene”. La stessa dice quanto segue: “Non c’è quindi inadempienza del Comune, che anzi si è attivato subito nella persona del dottor Deffenu.

C’è, piuttosto, una forma di leggerezza o un eccesso di emotività e di zelo da parte prima di Miriam Prunas e poi della dottoressa Fois nel dare una notizia, senza considerare che poi sarebbe stata riportata, ingigantita, travisata. Da lì è nata tutta questa vicenda che è montata fino ad assumere toni così accesi.”, continua scrivendo: “Con uno stato d’animo alterato e in preda all’emozione (bisogna conoscere le persone per poterle giudicare e io posso dire di conoscere Miriam e la sua sensibilità che la rende estremamente fragile davanti a certe situazioni), Miriam si rivolge perciò alla dottoressa Fois dicendole che una dei cagnolini è morta strozzata. Frase che è alla base dell’equivoco da cui parte tutta questa vicenda.” Se il comune si è attivato subito, perché non è intervenuto in tempi brevi per recuperare i cani, evitando così la morte di uno di essi? Ecco, sig.ra Lanciotti, lei che fa grandi giri di parole, che decanta il rispetto, il non giudicare se non si conosce personalmente quando parla della sig.ra Miriam, le domandiamo, lei ci conosce personalmente? No! Abbiamo agito come avrebbe fatto qualsiasi animalista! Il nostro scopo era quello di denunciare un caso di violenza su un animale, ma lei non solo continua a giustificare la sig.ra Prunas, ma non chiede scusa per le accuse a noi rivolte, nonostante sia consapevole di aver sbagliato. Anche noi conosciamo bene la dott.ssa Fois, quindi eviti di scrivere che ha riportato male la notizia raccontata da Miriam Prunas, perché non è così! Per finire, cara sig.ra Lanciotti, giusto se non ci fosse arrivata da sola, le facciamo notare per l’ennesima volta che noi non abbiamo ingigantito proprio nulla, abbiamo riportato la notizia come descritta dalla sig.ra Prunas alla dott.ssa Fois la quale, erroneamente, si è fidata del racconto fatto da una persona che reputava essere seria e attendibile. Detto questo, è possibile aiutare gli animali anche senza dover raccontare bugie, quindi non giustifichiamo il gesto. Ci fa sorridere il modo in cui termina il suo ultimo comunicato, parlando di rispetto verso gli animali e verso le persone, ma dimenticando che lei non ha avuto nessun tipo di rispetto nei nostri confronti. Ma questa è una storia che si ripete nel mondo degli animalisti, ci siamo abituati… Per chi volesse, può leggere l’ultimo comunicato stampa della sig,ra Lanciotti al seguente link, in modo da avere le idee “chiare” (?) su questa vicenda: http://www.dianalanciotti.it/article.php?story=20140624143801546 L’unica nota positiva è che saranno fatte delle indagini per scoprire eventuali responsabilità da parte di qualcuno nella morte della cagnolina.

Non dimentichiamo che, come si evince dalle notizie apprese di recente su questa vicenda, si parla di abbandono di animale da parte di un cittadino, visto che la mamma delle cucciole aveva un microchip. Se si tratta di un incidente o meno, questo potrà dirlo solo chi porterà a termine le indagini. Da parte nostra possono arrivare le scuse solo per aver dato credito a una persona che ha dimostrato di aver detto una bugia sulla fine della cagnolina che, comunque, ricordiamo, a prescindere dalle modalità che saranno accertate, è morta. Abbiamo ricevuto anche una comunicazione firmata dal Sindaco del comune di Trinità d’Agultu (che ringraziamo), che alleghiamo a questa mail, in cui si spiega che molti animali nel comune sono liberi, per evitare che finiscano nei canili. Questo sicuramente gli fa onore, la vita nei canili, soprattutto se non gestiti bene, può essere traumatica per i cani ma, tuttavia, ricordiamo che i cani liberi, di cui è responsabile il sindaco del comune di appartenenza, devono essere vaccinati, sterilizzati e avere un microchip, come, ad esempio, il Regolamento Comunale di Alghero prevede ormai da anni. Ringraziamo anche il sindaco per aver riportato tutto l’iter burocratico relativo al ritiro di una animale in difficoltà che, ci teniamo a dire, conosciamo molto bene. Nella speranza che questa vicenda, vera o falsa che sia, perlomeno per quanto riguarda le dinamiche che hanno portato alla morte di quella povera creatura, serva a tutti per poter operare sempre nel modo migliore, evitando inutili e sterili critiche che, la storia insegna, non fanno bene a nessuna causa animalista

red, 27 Giugno 2014