Ethereum: si avvicina la data del merge, ecco quando sarà

Nel corso degli ultimi tempi si parla sempre più di frequente delle criptovalute e di quanto sia oscillante il loro valore in questo particolare periodo storico. Se Bitcoin non se la sta passando poi così bene, per Ethereum ci sono diverse sensazioni positive da parte degli addetti ai lavori.

Gli investitori che seguono l’evoluzione delle criptovalute Ethereum e non solo, sono convinti che il merge possa rappresentare uno di quegli eventi da tenere d’occhio con la massima attenzione. In effetti, anche lo sviluppatore Preston Van Loon ha messo in evidenza come la scelta dei vertici di Ethereum di passare da un sistema Proof-of-Work ad un sistema Proof-of-Stake sarà fondamentale.

Quando si verificherà il merge di Ethereum

In tanti si stanno chiedendo quando ci sarà il tanto atteso passaggio in questione. Sì, dal momento che i vari ritardi che si sono verificati nel corso degli ultimi mesi hanno, di fatto, aumentato in maniera considerevole l’attesa da parte degli addetti ai lavori.

Ebbene, tale passaggio, con ogni probabilità, dovrebbe avvenire nel corso dell’ultimo mese estivo, ovvero agosto. È stato Preston Van Loon, core developer della seconda valuta digitale più conosciuta in tutto il mondo, a rivelare nel corso della conferenza Permissionless che tale evoluzione a livello di meccanismo di consenso, se tutto dovesse andare secondo quanto è stato programmato, si svolgerebbe proprio durante il mese di agosto. È chiaro che i presenti nella sala dove si è svolta tale conferenza sono stati particolarmente contenti ed entusiasti.

Van Loon ha voluto raccontare come il team che sta gestendo Ethereum sta provando a terminare la transizione prima di quella che è stata definita difficulty bomb. L’obiettivo, insomma, è quello di completare tale trasferimento, chiamato merge nel gergo tecnico, il prima possibile.

Anche Justin Drake, un collega ricercatore di questa famosa valuta digitale, ha messo in evidenza, nel corso di una recentissima intervista come il merge stia andando nella direzione giusta. La speranza è quella che si possa verificare il prima possibile: una priorità per tutti, soprattutto che avvenga prima della difficulty bomb prevista ad agosto.

Che cos’è la difficulty bomb

Nel corso degli ultimi tempi si sente parlare di frequente di difficulty bomb. Ebbene, con questi termini si fa riferimento a un sistema, del tutto automatizzato, che è presente sulla blockchain della nota criptovaluta, il cui obiettivo è senza dubbio quello di provocare un rallentamento voluto del network. Si tratta di un sistema che è stato sviluppato per fare in modo di favorire il passaggio alla Proof-of-Stake. La difficulty bomb, in poche parole, non fa altro che inasprire e rendere più complesse le condizioni per i miner di produrre nuovi ETH mediante l’attuale sistema PoW.

A metà dello scorso mese di aprile, lo sviluppatore di ETH Tim Beiko, aveva comunicato ancora un altro ritardo nel merge. Una dichiarazione che aveva confermato i recenti sospetti, ovvero che il merge non potesse tenersi a giugno, come invece era stato programmato in un primo momento.

I ritardi si sono accumulati uno dopo l’altro, ma finalmente sembra proprio che la transizione di ETH verso la PoS sia alle porte. Una notizia sicuramente positiva e che fa ben sperare in tal senso è legata al merge di prova che è stato portato a termine sul testnet Ropsten. Si tratta a tutti gli effetti di una simulazione di quello che potrebbe verificarsi sul mainnet di Ethereum nel corso dei prossimi mesi.

Qualora, quindi, il merge dovesse verificarsi effettivamente durante il mese di agosto, ecco che il passaggio successivo all’interno della roadmap di tale valuta digitale sarebbe senz’altro legato allo sharding. La sua introduzione, infatti, dovrebbe stimolare in maniera importante la scalabilità del network.

6 Giugno 2022