«Dopo mesi di malgoverno il sindaco ammette il suo fallimento»

Dopo 22 mesi di malgoverno e 5 di completa stasi politco amministrativa, dopo aver millantato pressochè quotidianamente nel suo mondo virtuale che ad Alghero tutto va, non bene, ma benissimo, e che lui ed il suo cerchio magico sono i più bravi del mondo, finalmente il sindaco ritorna sulla terra, si cosparge il capo di cenere e ammette il suo completo fallimento, politico, nella scelta degli uomini e sopratutto amministrativo.

Sciorina una serie di azioni da mettere in campo, e da realizzare in pochi mesi, come se la sua elezione fosse avvenuta ieri e non nel giugno del 2014. Dimentica che grazie alla sua macchina comunicativa e alla sua clacque ha più volte dato per fatti ed acclarati la maggior parte dei nove punti della “svolta messianica”” senza in realtà conseguire nessuno degli obiettivi!!

Cosa non si fa per non andare a casa, anche riproporre vecchi schemi da lui stesso utilizzati già una prima volta tre anni al momento della crisi Lobrano, prevedendo addirittura un suo impegno diretto in giunta (e sappiamo tutti come è andata a finire) e riaffermata al momento dell’insediamento due anni con roboanti affermazioni del tipo “entrano in campo direttamente le migliori risorse ed energie” .

Cosa dirà oggi ai suoi fidi assessori? Ops mi sono sbagliato, in realtà siete solo capaci  prendere voti ma non ad amministrare, “quando il gioco si fa duro entrano i duri” ? o “tornate in panchina adesso spetta ai titolari e ai nuovi acquisti?”

Chissà,  a copiare slogan e a farne di nuovi è veramente bravo. Il problema è che purtroppo solo ieri, ufficialmente è iniziata la “verifica” e la ricognizione delle poltrone disponibili per esaudire tutti gli appetiti, mentre la città reale, quella che lavora, che produce, che cerca di quadrare il bilancio vive una profonda crisi economica e sociale, che potrebbe essere contrastata solo con una guida salda e una maggioranza sicura, non solo numericamente ma politicamente, fatta di persone capaci, in grado di amministrare, di affrontare le emergenze con prontezza e dare risposte serie ai cittadini e nel contempo svolgere un ruolo politico, concreto, attivo a schiena dritta nei confronti dei nostri governanti regionali che da troppo tempo ci umiliano e ci relegano ad un ruolo di serie B.

Se il Sindaco si è reso conto, come si è reso conto, di avere fallito, si chieda se è in grado di invertire la rotta, di mettere in atto misure concrete e non spot, in caso di risposta negativa, per il rispetto che deve ai suoi stessi elettori e agli algheresi tutti, ne tragga immediatamente le conseguenze, senza ulteriori indugi e dia la parola agli elettori.