Mario Bruno: «Andiamo avanti», e scrive a Matteo Tedde

Il sindaco annuncia su Facebook la sua decisione. Poi una lettera indirizzata a Matteo Tedde, in cui detta l'agenda per i prossimi interventi.

Dopo il caos degli ultimi giorni, in cui tra sedute saltate e dimissioni Alghero sembrava in procinto di perdere, per l’ennesima volta, la sua guida amministrativa, il sindaco Mario bruno scrive su Facebook – come spesso gli capita – annunciando: «Andiamo avanti».

mario bruno andiamo avanti

 

Poi una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale, Matteo Tedde, in cui detta l’agenda per i prossimi interventi:

Carissimo Presidente, 

al termine della seduta, andata deserta, di venerdì 10 luglio, ho consegnato al Segretario Generale del Comune, in poche righe, le mie dimissioni da Sindaco.

L’ennesimo episodio di mancanza del numero legale, fra l’altro nella seduta più importante dell’anno, quella relativa al bilancio con il quale il Consiglio Comunale destina le risorse per attuare le azioni amministrative, mi ha spinto a chiedermi se ci sono ancora i presupposti per continuare, collegialmente, nel gravoso impegno.

Un impegno che merita una forte unità e coesione fra tutti e che non ammette superficialità.

Il bilancio previsionale sblocca la spesa, ci consente a metà anno inoltrato di non operare più coi vincoli dei “dodicesimi”; solo attraverso il bilancio approvato si può far fronte al decoro urbano, soprattutto dopo il mancato rifinanziamento dei cantieri-lavoro da parte della Regione; solo attraverso il bilancio si può procedere con i lavori a “Sa Segada” che consentiranno finalmente di dare una casa a chi ne ha diritto; si può procedere con la pubblicazione del bando di riqualificazione della passeggiata, dal Balaguer, al Cavall marì, fino ai bastioni Magellano; si può far fronte ai servizi sociali e a tutte le prestazioni che l’ente locale deve mettere in atto, nei vari settori.

Non si può perdere neanche un giorno.

Entro il 18 c.m., poi, occorre esaminare il rendiconto 2014, pena la decadenza del Consiglio stesso. Un tempo, quello trascorso finora, ben utilizzato: se da un lato, il bilancio previsionale sconta tagli importanti da parte dello Stato, con la contribuzione davvero eccessiva al fondo di solidarietà per ben 5.5 milioni di euro e con ulteriori 2.2 milioni accantonati in un fondo crediti imposto per legge, che riducono entrate e  capacità di spesa, dall’altra, con il rendiconto, saniamo gli indici di deficit strutturale che avevano caratterizzato i bilanci degli anni precedenti. Un grande risultato in un solo anno di gestione, una “operazione verità” necessaria che porta a livelli fisiologici i residui e i debiti fuori bilancio.

Abbiamo nel contempo bisogno di dare speranza e certezza quotidiana a tutti i nostri concittadini. Per questo oltre alle emergenze, abbiamo programmato il futuro, a breve e a medio termine: dall’imminente bando per la circonvallazione, a quello per l’illuminazione a LED dei 6000 punti luce della città, a quello per l’igiene urbana, alla riqualificazione delle nostre scuole, con i finanziamenti regionali Iscol@.

Tutto questo richiede da parte dei consiglieri comunali, al pari dei componenti della Giunta e dell’amministrazione nel suo complesso, ancora maggiore forza, determinazione, motivazione e presenza, in aula e nelle commissioni.

La programmazione come metodo, i progetti avviati e i finanziamenti ricevuti porteranno frutti. C’è un tempo per la semina (quello iniziale) e uno per la raccolta.

In questo mese, oltre all’approvazione del bilancio e del rendiconto, il Consiglio Comunale deve approvare le linee guida del PUC, del PUL, del Piano del Traffico e affrontare i delicatissimi piani industriali delle partecipate.

Proprio nella giornata di domani, con il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari determineremo la nascita in città del Centro per l’imprenditorialità e dell’orientamento, a servizio dei tanti disoccupati e a favore di una nuova cultura di impresa e di autopromozione del lavoro. Con le imprese, con la scuola e con l’università cresce il dialogo e la capacità di generare lavoro e servizi.

Più di una decina di privati hanno già manifestato la loro disponibilità a cedere al Comune i loro alloggi “invenduti” per destinarli a famiglie che non possono permettersi una casa, sulla base di un finanziamento già accordato dalla Regione.

Sono solo alcune iniziative che ho voluto richiamare per sottolineare ciò che tantissimi nostri concittadini mi hanno riferito in queste ore di mia personale riflessione: la città vive un momento difficile, ha grandissime potenzialità, ma ha bisogno di una grande forza di volontà da parte di donne e uomini che liberamente hanno scelto di spendere il proprio tempo, la propria persona ed il proprio impegno, con il consenso popolare.

Mi hanno chiesto personalmente, in tantissimi, in mille modi, di non mollare, di portare avanti l’impegno condiviso, che forse ha necessità anche di una mia guida più paziente e collegiale.

Solo l’accorato appello rivoltomi da tantissimi concittadini, il sostegno delle forze politiche di maggioranza, i chiarimenti avvenuti e la reciproca determinazione nel portare avanti le linee programmatiche illustrate un anno fa in Consiglio, mi spingono a presentarmi con la pienezza dei poteri nella sessione di bilancio in corso e quindi, per senso di responsabilità, ho chiesto al Segretario Generale di non procedere con l’attivazione dell’art. 53 comma 3 del TUEL.

Dopo l’approvazione del rendiconto 2014 provvederò alla sostituzione dell’assessore dimissionario a cui affiderò le deleghe al bilancio, demanio e patrimonio.

Ti ringrazio per l’attenzione e mi scuso per l’irritualità della lettera che inoltro per tramite del Presidente della massima assemblea comunale a tutti i concittadini che ogni giorno con proposte, suggerimenti e critiche seguono il mio operato.

Cordialmente,          

Mario Bruno

Redazione, 14 Luglio 2015