Credito piccole imprese agricole: basta cavilli burocratici

“Non possiamo permetterci di cavillare quando fuori dal ‘Palazzo’ le imprese sono allo stremo delle forze. Se, a parere degli uffici del Consiglio Regionale la “norma sul credito” alle piccole imprese agricole viene bollata come “intrusa” nella Finanziaria Regionale, bisogna almeno che gli stessi spieghino, fin nei dettagli, per quali oscuri motivi invece, alcune norme veramente borderline quali il “Programma integrato di valorizzazione del patrimonio marittimo” (art. 4 comma 14) o il “Distretto aerospaziale Sardegna” (art. 4 comma 4), siano scampate alla “mannaia burocratica”. La politica sta diventando sempre più ostaggio della burocrazia dei funzionari che, invece che ai codici, sembrano affidarsi più volentieri alle personali ideologie per sostituirsi a chi è legittimato a legiferare direttamente dal popolo”. L’assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, non usa giri di parole per definire “ennesima incauta presa di posizione di chi interpreta le norme a sentimento”, la decisione di stralciare, “con buona pace dei sardi che aspettano decisioni chiare, efficaci e trasparenti”, l’articolo della Finanziaria che destina 25 milioni di euro alla creazione di un fondo per il credito alle piccole imprese agricole.

“L’inserimento del provvedimento – continua l’assessore Cherchi – rappresenterebbe una vera boccata d’ossigeno per le imprese agricole sarde, in particolare per quelle più piccole, in un momento di grave difficoltà. Non è mai stato, e adesso lo è ancora meno, il momento di sprecare tempo ed energie alla ricerca di cavilli utili solo a frenare la ripresa. Dovremmo invece essere tutti d’accordo per rendere l’amministrazione regionale più snella e pronta a recepire le esigenze delle imprese, vero volàno di crescita. Se gli togliamo l’ossigeno scriviamo il necrologio di un isola intera. Abbiamo quindi il diritto di sapere cosa ha convinto gli uffici del Consiglio Regionale a considerare norma intrusa quella sul credito in agricoltura”

4 Aprile 2013