Corruzione, Testoni (Ugl): “Preoccupante 60% appalti pubblici senza gara”

Il sindacalista "in questo modo è meno facile controllare se vengano rispettate le regole e le eventuali infiltrazioni di illegalità"

“I dati che emergono dalla ricerca dell’Autorità nazionale Anticorruzione nei quali si legge che il 60 per cento degli appalti pubblici sono ad affidamento diretto e senza gara, sono di assoluta preoccupazione, poiché in questo modo è meno facile controllare se vengano rispettate le regole e le eventuali infiltrazioni di illegalità”.

Lo dichiara il segretario dell’Ugl Sassari, Simone Testoni, spiegando che “i comuni con le percentuali più alte di affidamento diretto degli appalti sono Milano e Roma, guarda caso quelli che negli ultimi mesi sono stati sulle prime pagine dei giornali per gli scandali relativi all’Expo e per le indagini di Mafia Capitale”.

Per il sindacalista “tutto ciò è inaccettabile e bisogna accelerare la riforma della legge che detta le regole per gli affidamenti degli appalti pubblici mettendo in evidenza il divieto degli affidamenti diretti e le gare che si basano come termine di vittoria il criterio del massimo ribasso. La Sardegna può ripartire anche grazie alle opere pubbliche che creano valore alla nostra Regione ma soprattutto lavoro, e continuare così può solo portare ad un danno erariale e del mondo del lavoro non tutelato dalla minime regole di sicurezza, come sostiene anche la Guardia di Finanza che da indagini ha dimostrato un danno all’Erario di 380 milioni di euro per gli appalti falsificati”.

“E’ ora di dire basta – conclude Testoni -, di denunciare e soprattutto regolarizzare e controllare sia gli affidatari che le strutture appaltanti con regole, divieti e sanzioni forti, per riportare la situazione alla normalità”. La nostra O.S. continuerà nel percorso intrapreso, dalla difesa e tutela dei lavoratori alle persone più deboli.

28 Febbraio 2015