Carceri sarde: una donna con il primo braccialetto elettronico

Il primo braccialetto elettronico ad una donna di 31 anni che potrà scontare la pena nella sua abitazione con la figlioletta di due mesi.

Hanno lasciato il carcere di Buoncammino. A Cagliari una donna, di 31 anni, madre di quattro figli, insieme alla figlia, di 54 giorni, 28 dei quali trascorsi in cella. La donna sconterà la pena, di due anni e due mesi di reclusione, nella sua dimora di Macomer con il braccialetto elettronico. Si tratta della prima volta che il braccialetto viene testato, e sarà sicuramente uno strumento utile per verificarne la fattibilità e la garanzia, sopratutto in una condizione in cui viene data alla donna la possibilità di accudire la piccola in totale serenità nella sua dimora.

La presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, Maria Grazia Caligaris,si ritiene soddisfatta di questa sperimentazione che tra l’altro darà ampio margine di serenità ad una madre che ha una piccola di due mesi alla quale dover dedicare grandi cure e amore. I tecnici della Telecom hanno, infatti, potuto facilmente verificare la compatibilità dello strumento elettronico al luogo di residenza della donna che abita a circa quattro chilometri dal centro urbano. Sono rimaste invece ancora a Buoncammino una mamma di 24 anni e sua figlia di 52 giorni. La donna, raggiunta da un ulteriore provvedimento definitivo di cinque mesi, è in attesa dell’esito del sopralluogo nel campo nomadi di Roma dove si trova il marito”.

Redazione, 21 Gennaio 2014