«Bruno azzeri le sanzioni per i tributi pagati con ritardo sino ad un anno»

L'opinione di Nicola Salvio, segretario dei Riformatori Sardi di Alghero

Proponiamo al Sindaco Bruno che, con un proprio atto d’indirizzo alla Secal S.p.a., diponga l’azzeramento d’ufficio delle sanzioni irrogate ai cittadini che hanno pagato la Tarsu con ritardi sino ad un anno, e con un residuo dovuto, dopo il ricalcolo, sino a dodici euro. A meno che lo stesso Sindaco non voglia, invece, al solo scopo di fare cassa alle spalle di quei cittadini, i più deboli, che, avendo già pagato il tributo (qui si parla di sanzioni, è bene chiarirlo, e non di evasione), soltanto perché non assistiti da un commercialista di professione ignorano i percorsi che la legge mette a loro disposizione in termini di riconoscimento dei benefici del ravvedimento operoso.

La nostra proposta è presa a seguito delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016, della nota del Sindaco del 11/01/2016, in relazione al nuovo sistema sanzionatorio sugli omessi e tardivi pagamenti dei tributi comunali, e dopo aver coinvolto, nell’operazione di studio e approfondimento delle norme stesse, professionisti del settore nonché lo stesso Presidente della Secal s.p.a., dott. Salvatore Marino.

Analizzando la problematica nella sua interezza, abbiamo dunque individuato la proposta di percorso qui esplicitata a tutela della gran parte di quei cittadini che, avendo già pagato il tributo, utilizzando le norme di Legge esistenti, nulla devono versare, a titolo di sanzioni, alla società impositrice.  

Riteniamo, infatti, che l’entrata in vigore, anticipata, della Legge di Stabilità, imponga all’Amministrazione una seria gestione delle criticità connesse e relative, mantenendo sempre saldo il principio del giusto interesse del Comune, certamente, ma anche quello dei cittadini tutti, ed in particolare di coloro che non hanno la giusta conoscenza di come agire, ma che di fatto nessun debito avrebbero nei confronti della Secal s.p.a. 

La nota del Sindaco, più sopra citata non dava un preciso atto d’indirizzo per il perseguimento, d’ufficio, dell’obiettivo di assoluta giustizia, di ricalcolare le sanzioni per coloro che hanno ritardato i pagamenti dei tributi, di cui agli avvisi di accertamento notificati in questi giorni, alla luce delle nuove disposizioni del D.L.158/15 che modificano i DD.Ll.471/97 e 472/97. L’applicazione congiunta, d’ufficio, delle citate leggi creerebbe la condizione per cui gran parte dei cittadini che hanno pagato la Tarsu con ritardi sino ad un anno, e con un residuo dovuto, dopo il ricalcolo, sino a dodici euro, nulla devono ancora versare alla Secal.

La nostra proposta può essere accolta dall’Amministrazione Bruno, in quanto trattasi di mero atto di giustizia nei confronti dei cittadini,  ma intesa anche ad evitare che la Secal spa incameri delle somme sfruttando la mancata conoscenza delle norme da parte di migliaia di cittadini. C’è di più, riteniamo che l’inerzia dell’Amministrazione e della Secal nella direzione da loro proposta, potrebbe configurare la violazione, in attesa dei chiarimenti ministeriali,  del nuovo art. 10-bis dello Statuto del Contribuente, in quanto trattasi di operazioni prive di sostanza economica, pur rispettando le norme tributarie, e che realizzano essenzialmente vantaggi con sanzioni fiscali di fatto indebite.

Facciamo un forte appello al Sindaco affinché si attivi per formulare atti d’indirizzo finalizzati a riconoscere d’ufficio tutte le leggi ( DD.LL.471 e 472/97) congiuntamente , come fatto eccezionale, e mallevi migliaia di contribuenti dall’incombenza della richiesta di riconoscimento dei benefici del ravvedimento operoso, ovviamente estendendo il provvedimento a tutti coloro che dopo il ricalcolo risultano debitori per importi inferiori a dodici euro.

Un ultimo suggerimento per quel che riguarda l’annoso e spinoso problema della riscossione coatta dei tributi: più che ad improvvidi, e neppure ben nascosti disegni di esternalizzazione del sistema (quando invece, generalmente le pubbliche amministrazioni stanno facendo il percorso diametralmente opposto e cioè verso l’internalizzazione) Sindaco e Giunta pensino, invece, seriamente a come potenziare, di risorse finanziarie, strumentali ed umane, la Secal S.p.a. che, è opportuno ricordarlo, non lavora ad agio, così come sarebbe se fosse esternalizzato il servizio.

Nicola Salvio, 30 Gennaio 2016