Bruno: «Armonizzazione e cambiamento, non più guerre per i tavolini»

Il sindaco spiega sui social network le principali novità del nuovo regolamento e le ragioni che ne stanno alla base.

Il sindaco spiega sui social network le principali novità del nuovo regolamento e le ragioni che ne stanno alla base.

«Devo dire che le nuove regole che il consiglio comunale ha l’opportunità di introdurre domani (compresi gli emendamenti proposti dai capogruppo di maggioranza) mi sembrano buone – spiega Bruno -. Un vero e proprio riordino. Garantisce certezza del diritto. E poi, rende chiaro ciò che intendiamo per suolo pubblico. Suolo di tutti. Spazio di tutti: dei cittadini; dei cittadini a piedi, cioè dei pedoni; di quelli in auto che hanno diritto a una mobilità sicura e al parcheggio; di quelli con disabilità o ridotte capacità motorie; di cittadini e ospiti che vogliono godersi il paesaggio, monumenti, piazze; di quelli che vogliono giocare, magari ragazzi; dei cittadini che hanno una attività economica di somministrazione di cibo e bevande che vogliono integrare la loro offerta svolta in spazi privati, con un servizio in luoghi pubblici concessi dall’amministrazione, secondo le nuove regole».

«Abbiamo contemperato esigenze, cioè tenuto conto di tutto e di tutti, nelle giuste (sempre opinabili) proporzioni – prosegue -. Non scompare la “zona di non occupabilità” (detta zona rossa) nel centro storico, ma riportata all’interno del regolamento in modo descrittivo, così come sono ricomprese nel testo le percentuali di occupazione delle piazze, una per una. Scompare un allegato, ma non il contenuto che farà parte integrante del testo del nuovo articolato. E ancora. Trasparenza».

Alcune delle novità principali riguarderanno, poi, «la pubblicazione obbligatoria, negli spazi concessi, dei termini della concessione, appositamente e visibilmente delimitata, come avviene per le concessioni edilizie o per quelle demaniali sulle spiagge. Ogni cittadino potrà controllare. Viene stabilito il rapporto tra interno/esterno dei locali, con apposite percentuali. Vengono premiati gli esercizi che mantengono l’attività aperta tutto l’anno e creano occupazione, che sono veri e propri esercizi pubblici, cioè che garantiscono un servizio vero ai cittadini. Viene stabilita come norma la frontalità, la prospicenza, vengono individuate le distanze al fine di consentire agevole e sicuro transito ai mezzi di soccorso, alla circolazione delle persone, dai monumenti, chiese, bastioni».

«Viene limitato fortemente l’utilizzo indiscriminato delle porzioni di sede stradale destinate a parcheggio e in ogni caso viene previsto in quegli spazi consentiti la posa di un modulo integrato costituto da elementi con caratteristiche stabilite dal piano degli arredi o comunque con prescrizioni tecniche che la Giunta individuerà. Viene introdotta una diversa disciplina zona per zona, in attesa di poter applicare la COSAP e quindi diversificare anche le tariffe. Viene individuata nella possibilità di inserire progetti d’insieme (che il Consiglio di volta in volta approverà) la disciplina su ambienti compiuti, al fine di un’armonizzazione vera, pacifica, tra le diverse attività. Insomma – conclude – un primo passo, sul versante del cambiamento. Altro che conservazione».

I. C., 29 Dicembre 2014