Bono: due fratelli indagati per estorsione ad un imprenditore

I due soggetti, incensurati, si proponevano per il recupero del mezzo meccanico a fronte del pagamento di 6.000 euro da corrispondere agli autori del furto

I Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, questa mattina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due fratelli di Bono indagati per estorsione in concorso nei confronti di un imprenditore edile del luogo. Le indagini dei Carabinieri di Bono hanno consentito di accertare che i fratelli Sechi, Salvatore 39 anni, e Pietro 48, dopo il furto di un mezzo movimento terra patito da un imprenditore del luogo a inizio marzo, si erano proposti alla vittima del furto per fargli recuperare il mezzo – del valore approssimativo di 40.000 euro – previo il pagamento di 6.000 euro utili a far ragionare gli autori del furto che in qualche modo erano in contatto con loro.

La vittima, verificato che effettivamente i due soggetti incensurati potevano adoperarsi per recuperare proprio il suo mezzo, e di fronte alle ripetute pressioni dei due soggetti, si convinceva a cedere 1.000 euro in contanti in due soluzioni, prima dell’intervento dei Carabinieri. La ricostruzione dei fatti svolta dai Carabinieri della Compagnia di Bono ha chiarito inequivocabili responsabilità in capo ai due soggetti verso i quali la Procurcorrispondere agli autori del furtoa di Nuoro, condividendo pienamente con le risultanze dei militari, ha richiesto la misura restrittiva disposta dal GIP.

24 Giugno 2014