Aumento tariffe musei e Grotte di Nettuno, l’attacco di Delogu: “Nessuna visione strategica, si fa cassa sulla città”
Il segretario di Forza Italia bolla l'operazione come un tentativo di giustificare un aumento del 40% senza concertazione con gli operatori.

Non si placa la polemica sull’aumento dei prezzi per l’ingresso alla Grotta di Nettuno e ai siti culturali di Alghero. L’ex presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, ora segretario cittadino di Forza Italia, interviene con una dura nota stampa, criticando apertamente la decisione.
“Nel leggere la nota stampa del ‘vertice’ della Fondazione non posso esimermi dal manifestare una forte preoccupazione per le sorti della Fondazione Alghero e della confusione che pervade il suo management e l’amministrazione comunale stessa,” scrive Delogu. L’ex presidente definisce la scelta di aumentare i prezzi in piena stagione turistica come un’azione priva di concertazione con gli operatori del settore, bollandola come un tentativo di “fare cassa” a scapito dei turisti.
Le critiche di Delogu si concentrano anche sulle motivazioni fornite per giustificare l’aumento. L’ex presidente contesta l’affermazione di un presunto “disavanzo economico del 2023” e sostiene che la Fondazione, a partire dal 2020, ha sempre chiuso i bilanci in utile. “Inventarsi un disavanzo a giustificazione dell’aumento delle tariffe è un’ulteriore dimostrazione dell’incapacità, purtroppo, di leggere un bilancio,” afferma.
Delogu conclude la sua nota con un chiarimento sull’Alghero Ticket, precisando che il progetto è stato avviato nel 2020 per rilanciare il settore culturale dopo la pandemia e che non sono mai stati violati i regolamenti che stabiliscono le scadenze per la delibera dei servizi a domanda individuale. “Cercare di mascherare e giustificare un aumento dei prezzi con motivazioni e calcoli pseudo aritmetici malamente inventati certamente non danno una buona immagine dell’ente stesso,” conclude Delogu.