Alghero, yacht utilizzato come Bed and Breakfast

Le Fiamme gialle hanno accertato che l’imbarcazione, adibita al solo fine diportistico, veniva invece utilizzata per la locazione senza che vi fossero le previste autorizzazioni da parte degli Enti preposti. Comminate sanzioni comprese tra i 65mila ed i 264mila euro.

L’attività, finalizzata ad accertare eventuali irregolarità nel settore del noleggio e locazione di imbarcazioni da diporto, ha permesso ai finanzieri della Sezione Operativa navale di Alghero di portare a termine una serie di controlli che hanno evidenziato illeciti di natura penale e commerciale legati all’utilizzo improprio di un’imbarcazione di proprietà di persone residenti ad Alghero ed a Porto Torres. Grazie al prezioso contributo delle banche dati in uso al Corpo e ad accurati sopralluoghi eseguiti nelle darsene del litorale costiero della Sardegna nord occidentale, le Fiamme gialle hanno accertato che l’imbarcazione, adibita al solo fine diportistico, veniva invece utilizzata per la locazione senza che vi fossero le previste autorizzazioni da parte degli Enti preposti.

Fondamentali, anche in questo caso, sono risultate le numerose recensioni rilasciate dagli ospiti sui più noti siti internet a testimonianza dell’utilizzo dell’imbarcazione quale Bo&B. In sostanza, l’unità da diporto è stata impiegata dal punto di vista commerciale e resa fruibile dagli ospiti ogni qualvolta veniva effettuata una prenotazione on-line. Ciò ha comportato la contestazione dell’esercizio abusivo dell’attività di locazione per la quale sono state comminate sanzioni comprese tra i 65mila ed i 264mila euro.

Inoltre, l’utilizzo improprio dell’imbarcazione (di fatto assimilabile ad una struttura ricettiva extra-alberghiera) è stato effettuato senza che i proprietari o gestori provvedessero ad inoltrare l’obbligatoria comunicazione delle persone alloggiate all’Autorità di Pubblica sicurezza, compromettendo, di fatto, la sicurezza della collettività, che non ha potuto quindi beneficiare del controllo preventivo di Polizia sull’identità dei soggetti dimoranti. L’operazione, finalizzata in particolare a tutelare gli onesti operatori del settore, ha permesso, in poco più di cinque mesi, di accertare violazioni nel settore per importi complessivi pari a più di 170mila euro nella misura minima e fino 600mila per quella massima, oltre a cinque persone denunciate a piede libero.

27 Febbraio 2019