Alghero: una storia non ascoltata. Paolo, la Sla e la ricerca di una casa

Venti gradini non sono poi così difficili da salire o scendere, ma per una malato di Sla (probabile ed improvvisa) diagnosticata da poco, diventa un ostacolo impossibile da valicare. Paolo, ha voluto rendere pubblica la sua situazione perchè spera che l’appello al sindaco non sia vano. Nonostante i tentativi di incontrarlo non c’è mai riuscito. Ha protocollato la sua storia, come si fa nella prassi. La domanda si protocolla, ma la dignità no. Paolo vive in una casa umida, al primo piano. Venti gradini che per lui oggi sono quasi impossibili da percorrere, e domani quando la malattia inizierà a degenerare, non potrà nemmeno avvicinarsi perchè lo sappiamo cosa succede quando la sclerosi si impossessa della tuà volontà. I muscoli sono intrappolati dalla malattia mentre la tua testa continua a funzionare perfettamente e ti rendi conto di perdere ogni giorno facoltà di poter vivere il mondo come vuoi tu. Paolo ha avuto un incontro con l’Assessore Caula.”E’ stata gentilissima , nulla da recriminare ma non poteva aiutarmi, e allora io mi chiedo: perchè riescono a trovare le case da dare agli zingari e non hanno la possibilità di reperire un’appartamento per me? Io non voglio tra l’altro una casa senza pagare l’affitto, qui pago 280 euro, ma sono pensionato e ho moglie a carico. Chiedo solamente che mi sia concessa un po di attenzione considerando che sono un cittadino che paga le tasse e che ha avuto la disgrazia di ammalarsi di sla.” Sulla casa del signor Paolo c’è uno sfratto quasi immediato poichè lo stabile deve essere ristrutturato poichè fatiscente e vecchio. Ma il suo appello è accorato e la sua malattia non aspetta la burocrazia. Ha bisogno di una casa, e si augura che il sindaco possa ascoltarlo al più presto.