Alghero in marcia per il diritto internazionale: basta massacro a Gaza
La mobilitazione cresce contro i bombardamenti su civili, ospedali e scuole. Appuntamento in Via Garibaldi per gridare "no all'occupazione".

Mentre si intensificano gli appelli internazionali e la mobilitazione nazionale raggiunge livelli “mai visti da molto tempo”, anche Alghero scende in campo con una ferma presa di posizione. L’indignazione per il “massacro indiscriminato” in corso a Gaza, che sta colpendo civili, ospedali, scuole e infrastrutture vitali, ha innescato un’ampia coalizione di associazioni, realtà sindacali e società civile cittadina, decise a “rompere il muro di silenzio e indifferenza”.
Il messaggio lanciato dagli organizzatori non ammette repliche: “Alghero non può restare in silenzio. È il momento di scendere tutte e tutti in piazza per gridare ‘Alghero è con la Palestina, è con il diritto internazionale e con i diritti umani’ e contro l’ingiustizia e l’arroganza dei potenti”.
Il comunicato stampa congiunto delle realtà promotrici sottolinea la necessità di schierarsi in un momento in cui, a loro dire, “la verità viene distorta, la solidarietà criminalizzata e il dolore di un intero popolo cancellato”. Gli attivisti respingono l’idea di una “finta neutralità”, affermando con forza che “chi tace, oggi, si schiera dalla parte dell’oppressore”.
La manifestazione si pone come un atto di resistenza contro l’occupazione e la pulizia etnica, a sostegno dell’autodeterminazione del popolo palestinese e contro quella che definiscono l'”economia di guerra che pervade la nostra civiltà”. Le piazze di questi giorni, conclude la nota, sono viste come una “luce di speranza” per chi crede nei valori di giustizia e libertà.
L’evento culminerà in un grande corteo cittadino in programma per domani, domenica 5 ottobre. L’invito a partecipare è esteso a tutte le realtà associative, scuole, volontariato e organizzazioni di categoria e sindacali.
Il raduno è fissato per le ore 16.30 in Via Garibaldi, di fronte al Mercato del Pescato, con la partenza prevista per le ore 17.00. Il percorso si snoderà toccando punti nevralgici della città: dalla banchina Dogana, dove si terrà una prima serie di interventi, a Piazza Civica, per poi percorrere Via Carlo Alberto fino a Piazza Sventramento. L’epilogo è atteso in Piazza Sulis, sede degli interventi finali.
Gli organizzatori hanno invitato i partecipanti a scendere in strada con “bandiere (no bandiere di partito), cartelli, kefiah, tamburi, padelle, fischietti e voce alta” per portare nelle strade “il grido della Palestina e di chi non ha più voce”.
Tra le numerose associazioni promotrici spiccano nomi noti come Alghero per Gaza, ANPI sezione Alghero “Marisa Musu”, Emergency Sassari-Alghero, ARCI Nord Sardegna e Sardenya i Llibertat, a cui si aggiungono realtà come Amnesty International Sassari e l’Assemblea studentesca per la Palestina Sassari, a testimonianza di una trasversalità politica e sociale della mobilitazione.