Alghero è pronta per l’anteprima mondiale de La Fura dels Baus

In questi giorni si sono svolti i casting e le prove generali per realizzare l'imponente figura aerea “Uroboro” per la quale sono state selezionale 42 persone dirette dai registi Pep Gatell e Miki Espuma e dai coreografi Juan Navarro e Tatin Revenga.

Grande attesa ad Alghero per lo show de “La Fura dels Baus” che andrà in scena domenica 30 dicembre dalle ore 21.30, nell’area portuale a ridosso del Forte della Maddalena. Sarà un anteprima mondiale del nuovo spettacolo, voluto fortemente da Comune di Alghero e Fondazione Alghero, creato apposta per il Cap d’Any a l’Alguer: “Il Nuovo Canto della Sibilla”, un esperimento collettivo di socializzazione, in collaborazione con l’artista Mihael Milunovic e la produzione della Prodea Group Srl. La mitologica Sibilla profetizza e vede il futuro. Per questo motivo resta e si sente come prigioniera del tempo: Tempo perduto. A seguito di un grande sforzo riuscirà a fuggire, liberarsi e spezzare le pesantissime catene che la imprigionano. A questo punto sorgerà un nuovo canto e da qui inizierà il suo magico viaggio nel cielo. Il Canto della Sibilla, proclamato Patrimonio immateriale dell’UNESCO, è un antico rito di origine catalana, un tempo ampiamente diffuso nel Mediterraneo, che attualmente può essere apprezzato soltanto ad Alghero e nelle isole Baleari.

Una proposta interattiva diretta da Pep Gatell che si avvarrà di una App “Kalliope” (disponibile gratuitamente su Google Play e Apple Store) che sarà uno strumento chiave da utilizzare durante lo spettacolo. Dunque, saranno gli spettatori stessi ad interagire con lo spettacolo accedendo a Google Play ( Android ) o App Store ( iOS ), scaricando la APP gratuita “Kalliope” e introducendo il nome del canale: 2019. L’applicazione sarà attiva solamente durante lo spettacolo e si potranno ricevere informazioni in tempo reale e interagire con la performance.

In questi giorni si sono svolti i casting e le prove generali per realizzare l’imponente figura aerea “Uroboro” per la quale sono state selezionale 42 persone dirette dai registi Pep Gatell e Miki Espuma e dai coreografi Juan Navarro e Tatin Revenga. Altre otto persone sono state selezionate per manovrare una grande marionetta alta circa 9 metri che passeggerà fra il pubblico, mentre altri 10 performer si muoveranno fra il pubblico con aste alte con al vertice una bolla di fuoco.

La Fura dels Baus è una compagnia teatrale fondata in Catalogna nel 1979, quattro anni dopo la morte del dittatore Franco. Fin dai suoi inizi si contraddistingue con un linguaggio molto crudo e fonde il teatro di strada con la vitalità del rock e la irriverenza del nuovo circo fuori dai tendoni. Ai suoi esordi nel panorama nazionale e internazionale del teatro infuse una grandissima energia scenica con una connotazione di base artigianale che univa la fisicità, la ritualità del primitivo con le tecnologie di ultima generazione per privilegiare uno scenario di provocazione e di sfida intellettuale. Fu in quel primo periodo che subito rifiutarono una drammaturgia lineare e convenzionale per dare spazio maggiore ad una forma frammentaria e sensoriale nella narrazione che prevedeva sempre il coinvolgimento del pubblico che li contraddistinse con un nuovo neologismo estetico di stile ” Furero”; tutto questo a partire della loro prima trilogia che comprendeva : (Accions (1983), Suz/o/ Suz (1985), Tier Mon (1988)). Furono queste produzioni che consolidarono un linguaggio proprio attraverso un’immagine ludica e provocatoria allo stesso tempo. Una idea di giovani con abiti comuni e formali distruggono un’auto (Accions 1983) si converti in un’icona generazionale, sia per la sua forza interpretativa che rompeva i canoni classici del teatro, sia per la potenza catalizzatrice di desideri di cambio che accompagnava la nascita della nuova democrazia in Spagna.
Al momento, l’avanzare di nuove tecnologie e il desiderio di comprenderle nelle nuove produzioni teatrali e operistiche, hanno rilanciato il percorso intrapreso agli esordi e questo gli ha riconosciuto un marchio riconosciuto in tutto il mondo per la versatilità di spaziare nei diversi stili e generi: teatrale, opera, performance urbane di grande formato. Inaugurazione Giochi Olimpici di Barcelona 1992; Inaugurazione Youth Olympic Games di Nanjing 2014); cinema (Faust 5:0 (2001)), dischi (Krab (1995), Sombra (1999), XXX (2002)), ópera (Faust Damnation (1998), Le Grand Macabre (2008) o Elektra (2014), workshops (Game Over (2013), inoltre, la recente creazione di una Fundación Épica (Scuola di Produzione e Creazione Artística). La flessibilità strutturale della compagnia, la sfida alle convenzioni teatrali istituzionalizzate, la curiosità intellettuale e la sua apertura per cultura popolare rispetto a quella mediatica si sono rivelate come fonte primaria della sua vitale, straordinaria e longeva carriera che sta per entrare nel 40° anno di attività. Dei nove fondatori, al momento sono ancora sei (Miki Espuma, Pep Gatell, Jürgen Müller, Àlex Ollé, Carlus Padrissa, Pera Tantinyà) che si alternano e si sono alternati in moltissimi progetti individuali, sia con collaboratori interni che con esterni di tutte le discipline artistiche. Profondamente radicati e sostenitori del lavoro di gruppo, i creatori de La Fura privilegiano e favoriscono sempre un ampio margine di ricerca creativa ai suoi collaboratori a partire dalla cooperazione e dallo scambio critico e costruttivo. Questa capacità associativa è stata senza dubbio una delle formule più importanti per il successo della compagnia. L’ultimo progetto de La Fura dels Baus è la creazione della Fundazione Èpica. Un ente senza scopo di lucro che offre la possibilità di seguire laboratori multidisciplinari sulle arti sceniche , stabilendo una relazione tra umanità, arte, scienza e tecnologia.

28 Dicembre 2018