Acquisizione area Palmavera, Esposito e Alfonso: «occasione storica»

L’Assessore alla Cultura Gabriella Esposito e il presidente della Fondazione Meta Pietro Alfonso, attraverso una nota congiunta, cercano di far chiarezza sull’acquisizione dell’area limitrofa al sito nuragico Palmavera in seguito alle accuse di parte dell'opposizione che parlava di operazione poco chiara

«L’occasione storica per liberare le potenzialità di sviluppo e occupazione del sito nuragico di Palmavera non si è lasciata sfuggire (LEGGI). Un’opportunità colta al momento giusto risolverà le criticità del sito nuragico tra i beni di maggior interesse storico-culturale del territorio e uno dei principali attrattori turistici in Sardegna, secondo solo al Villaggio di Barumini. Per perfezionare l’operazione di acquisizione si procederà, coerentemente con quanto prevede lo statuto della Fondazione, alla formale autorizzazione del Comune». L’Assessore alla Cultura Gabriella Esposito e il presidente della Fondazione Meta Pietro Alfonso, attraverso una nota congiunta, cercano di far chiarezza sull’acquisizione dell’area limitrofa al sito nuragico Palmavera in seguito alle accuse di parte dell’opposizione che parlava di operazione poco chiara (LEGGI) – (LEGGI).

«Il complesso nuragico – continuano Esposito e Alfonso – è un’eccellenza impreziosita tra l’altro da una invidiabile posizione strategica, tra le spiagge più belle della costa e le Grotte di Nettuno. Ma risulta al di sotto delle potenzialità dal punto di vista delle visite. Il motivo è noto, la carenza di parcheggi e servizi che ha rappresentato un freno allo sviluppo completo del sito e alle ricadute economiche conseguenti».

«Una occasione imperdibile è rappresentata dalla possibilità di colmare questa lacuna con la disponibilità di spazi per parcheggi e servizi che si è presentata con la possibilità di acquisire un terreno limitrofo al sito. Una soluzione, anzi la soluzione, – si legge nella nota – capace di risolvere il problema che ha limitato la capacità di accogliere flussi ben più consistenti degli attuali e che consentirà di incrementare i livelli occupazionali, oltre che di tutelare maggiormente il sito».

«Nel giro di due anni si prevede di triplicare le visite, ammortizzando ampiamente l’investimento. Ed in quest’ottica Meta ha presentato un offerta atta ad impedire che il terreno sfuggisse di mano, pregiudicando così ogni possibilità di sviluppo. L’operazione della Fondazione Meta è vantaggiosa sotto tutti i punti di vista, per il prezzo, per le prospettive future, ma soprattutto per la soluzione delle criticità legate alla sicurezza. Un’opportunità unica per la collettività, quindi, che non si è voluta assolutamente perdere e che ha mosso con estrema urgenza e convinzione tutte le azioni, in linea con la missione della Fondazione» – concludono Esposito e Alfonso.

Redazione, 8 Ottobre 2015