Aumenti delle accise, a rischio il Mirto di Sardegna

A rischio il settore che produce numerose eccellenze, tra cui il tanto amato liquore sardo

«In un mercato che sconta gli effetti della crisi generalizzata nei consumi, gli aumenti delle accise sugli spiriti adottati per finanziare voci disparate della spesa pubblica, sono una minaccia reale per la tenuta di un segmento del Made in Italy molto importante e apprezzato nel mondo». Questa l’opinione espressa da Federvini che, sulla base di uno studio di Trade Lab, sottolinea come «Il rischio che il gettito generato sia di molto inferiore alle attese e soprattutto che il prezzo da pagare in termini occupazionali e di capacità di sopravvivenza del comparto sia pesante, è reale».

Le accise sugli spiriti, infatti, aumenteranno del +30% a gennaio 2015. «L’impatto occupazionale – continua Federvini – sarebbe di -6.700 posti di lavoro, indebolendo gravemente un settore produttivo che esprime famose eccellenze, dalla Grappa al Limoncello, dagli Amari alla Sambuca, dal Nocino di Modena al Mirto di Sardegna».

3 Ottobre 2014