Alghero, centrodestra all’attacco: «Giunta Cacciotto bocciata dalla sua stessa maggioranza»
Le opposizioni unite analizzano i primi 18 mesi di consiliatura: «Sanità e opere pubbliche al palo. Le critiche di Bruno e Piras certificano il fallimento politico».
Il traguardo dei diciotto mesi di amministrazione Cacciotto diventa terreno di scontro politico ad Alghero. Con una nota congiunta, i gruppi consiliari di opposizione — Forza Italia, UDC, Lega, Fratelli d’Italia e Prima Alghero — hanno tracciato un bilancio critico dell’operato dell’esecutivo, sostenendo che i giudizi più severi non arriverebbero dalle minoranze, ma dall’interno dello stesso perimetro di maggioranza.
I capigruppo Marco Tedde, Lelle Salvatore, Michele Pais, Alessandro Cocco e Massimiliano Fadda pongono l’accento sulle recenti dichiarazioni di Mario Bruno (PD) e del consigliere Emiliano Piras. Secondo il centrodestra, la richiesta di un “rafforzamento” della squadra di governo avanzata dall’esponente dem sarebbe la prova di un’insoddisfazione strutturale.
Nel merito dei temi amministrativi, l’opposizione contesta una mancanza di visione strategica sulla sanità, con particolare riferimento al progetto del nuovo ospedale. «Si registra un ripiegamento su soluzioni parziali — si legge nella nota — che certifica l’assenza di una prospettiva regionale per un presidio fondamentale».
Sul fronte delle opere pubbliche, la critica si sposta sulla gestione dei cantieri. Il centrodestra rivendica la paternità dei finanziamenti e dei progetti ereditati dalla passata amministrazione, interpretando i recenti annunci di “sblocchi” come un’implicita ammissione di colpa per i ritardi accumulati nell’ultimo anno e mezzo.
L’affondo politico si concentra però sulle frizioni interne al campo largo algherese. Oltre ai rilievi di Bruno, il centrodestra cita l’intervento in Aula di Emiliano Piras su presunti sprechi e scelte amministrative ritenute non prioritarie. «Un quadro — sottolineano i firmatari — che vede il Sindaco spesso costretto a sostituirsi ai propri assessori, segno di una squadra che non incide».
La nota si chiude con un aut-aut: per le opposizioni, la Giunta Cacciotto si trova davanti a un bivio tra un «cambio radicale di passo» e l’accettazione di un fallimento politico che, a loro dire, sarebbe ormai certificato dai numeri e dalle cronache consiliari.

















