41 bis, il sindacato SIULP: “La Sardegna non diventi una colonia penale”

Il paventato arrivo di numerosi detenuti in regime di 41bis nelle carceri isolane in tempi brevi secondo il sindacato rischia di esporre il territorio sardo a incrementi di malavita dovuti all’arrivo di affiliati ad ambienti criminali

La Segreteria Regionale del SIULP Sardegna accogliendo le grida di allarme lanciate dal panorama politico regionale e nazionale, ha inviato una nota alla Segreteria Nazionale del SIULP affinché si intervenga presso il Ministero dell’Interno nella tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica in Sardegna.

“Lo stillicidio delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in Sardegna – afferma il Segretario Generale Regionale Giuseppe Caracciolo –si manifesta come una sofferenza nel controllo del territorio. La chiusura di posti di Polizia, Commissariati di Pubblica Sicurezza, Distaccamenti di Polizia Stradale, Posti di Polizia Ferroviaria e le Squadre Nautiche, che negli anni sono stati iscritti nella colonna dei costi dello Stato anziché negli investimenti, oggi potrebbero essere un pericoloso boomerang che ritorna indietro.”

Il paventato arrivo di numerosi detenuti in regime di 41bis nelle carceri isolane in tempi brevi, seppur previsto normativamente da una legge del 2009, secondo il sindacato rischia di esporre il territorio sardo a incrementi di malavita dovuti all’arrivo di affiliati ad ambienti criminali. Il SIULP Sardegna ha chiesto e continuerà a chiedere rinforzi e ripristini di alcuni presidi di Polizia che in passato qualcuno a livello centrale ha ritenuto superflui ma che oggi, alla luce dei fatti, sono strategici per garantire ai cittadini sardi di poter continuare a vivere nella serenità e nell’alveo della legalità. “Continueremo a monitorare la situazione – continua Caracciolo – perché non riguarda solo quello che succede all’interno delle mura carcerarie ma anche quello potrà succedere all’esterno. La Sardegna non può diventare una caienna perché soffre della sua condizione geografica di insularità. Il Governo riveda la norma e distribuisca i detenuti su tutto il territorio nazionale”.

Nei prossimi giorni il SIULP Sardegna interesserà direttamente anche Prefetti e Questori delle province sarde per instaurare un’azione sinergica mirata ad incrementare mezzi e risorse umane da dedicare al controllo del territorio.

20 Dicembre 2025